Inchieste Bari: acquisiti i documenti sulle ricchezze di Frisullo

Pubblicato il 15 Aprile 2010 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA

Sandro Frisullo

La procura di Bari ha acquisto la documentazione bancaria trovata il 18 marzo scorso dalla guardia di finanza nell’abitazione salentina dell’ex vicepresidente della Regione Puglia Sandro Frisullo (Pd). Dai documenti emerge che l’esponente politico e sua moglie, Rita Quarta, hanno la disponibilità di un’ingente somma di denaro, quantificata in circa 700mila euro.

La somma, che pare sia investita in titoli di credito, non è stata sequestrata ma su di essa, così come sui beni e sulle disponibilità di Frisullo – si è appreso oggi, 15 aprile – sono in corso accertamenti bancari e patrimoniali, così come prevede la normativa che dà la possibilità agli inquirenti di procedere al sequestro per equilavente (del danno provocato) in caso di reati compiuti contro la pubblica amministrazione.

La perquisizione fu compiuta il giorno dell’arresto di Frisullo, accusato di associazione per delinquere e turbativa d’asta nell’ambito di una delle indagini sulla gestione degli appalti nella sanità pubblica pugliese. Frisullo, che è da alcuni giorni agli arresti domiciliari, è indagato a piede libero anche per corruzione, per aver ricevuto dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini utilità e tangenti per 200-250mila euro perché gli fossero aggiudicati appalti per 5 milioni di euro banditi dalla Asl di Lecce tra il 2006 e il 2009.