Incontro Berlusconi-Napolitano, il Capo di Stato: "Premier garantisca i numeri"

Pubblicato il 21 Settembre 2011 - 22:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Oltre un'ora di un impegnativo, a tratti teso, faccia a faccia, nel quale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano avrebbe espresso la sua preoccupazione per una situazione economica gravissima e per la crisi di fiducia internazionale intorno all'Italia e, davanti alla determinazione del premier Silvio Berlusconi ad andare avanti, avrebbe chiesto, in vista dei prossimi passaggi parlamentari, la prova dei numeri sul fatto che la maggioranza c'e' ed e' in grado di fare scelte per uscire dalla crisi economica e rilanciare la crescita.

Al termine di un'altra giornata sulle montagne russe nella maggioranza e alla vigilia del voto sulla richiesta di arresto per Marco Milanese, il premier Silvio Berlusconi e' salito al Colle per ribadire quello che ieri avevano gia' assicurato al Capo dello Stato i capigruppo del Pdl: la maggioranza c'e' e ha i numeri per andare avanti, al di la' del 'fango' delle inchieste giudiziarie e delle difficolta' economiche.

Un incontro chiesto proprio, a quanto si apprende, da Palazzo Chigi con l'intenzione di rassicurare il presidente della Repubblica su cosa intende fare il governo per rilanciare la crescita e lo sviluppo dopo che proprio ieri Napolitano aveva sollecitato ad accelerare su un pacchetto di ''misure condivise''.

Solo l'uscita del paese dal tunnel economico, e non nuovi scenari politici, e' la priorita' del Capo dello Stato che davanti alla fragilita' e alle continue tensioni della maggioranza si interroga se l'esecutivo abbia la forza necessaria per varare la fase due della manovra con le fondamentali misure per lo sviluppo. Garanzie che Berlusconi avrebbe dato, mostrando sicurezza sulla tenuta della maggioranza ma a questo punto Napolitano aspetta la prova dei numeri.

Perche', come aveva detto nell'intervento a Cernobbio e ribadito nel giro di orizzonte con i principali esponenti di opposizione e maggioranza, finche' il governo dispone della fiducia non tocca a lui ipotizzare nuovi e diversi esecutivi.

Ma e' fondamentale avere un governo coeso per prendere le decisioni necessarie visto che i numeri economici fanno paura con oltre il 40 per cento del debito pubblico finanziario in mani straniere e una crisi di fiducia verso l'Italia. Uno scetticismo verso il paese segnalato anche dall'abbassamento del rating di 7 banche italiane da parte di Standard and Poor's, reso noto proprio durante il faccia a faccia al Colle.

E in vista della successione di Mario Draghi in Bankitalia Napolitano e Berlusconi avrebbero avuto anche uno scambio di vedute sulla procedura avviata ma ancora lunga che potrebbe terminare con l'arrivo di Fabrizio Saccomanni.