Intercettazioni chiodo fisso. Berlusconi: “Approvare la legge subito”

Pubblicato il 13 Ottobre 2011 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il ddl intercettazioni deve “diventare legge al più presto”. Sarebbe questo il chiodo fisso che ossessiona Berlusconi. Alla vigilia del voto di fiducia alla Camera, il premier non vorrebbe mollare uno dei suoi must. Perché il premier vorrebbe arrivare “tutelato” a eventuali elezioni anticipate.

Negli ultimi giorni sembrava esserci stata una brusca frenata sul fronte intercettazioni, perché la Lega non voleva votare la legge così com’era. Alcuni membri della maggioranza sembravano quasi voler gettare la spugna: Fabrizio Cicchitto, ad esempio, aveva detto che la discussione sarebbe stata rinviata a data da destinarsi.

Invece, secondo quanto scrive Liana Milella su Repubblica, ci potrebbe presto essere un vertice a palazzo Chigi con i “big” del centrodestra: Gianni Letta, il ministro della Giustizia Nitto Palma, l’avvocato Niccolò Ghedini, il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, il relatore del ddl Enrico Costa, e Maurizio Paniz che aveva proposto il carcere per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni.

Il concetto sembrerebbe chiaro: “Le intercettazioni devono essere il primo provvedimento che approviamo. Se andiamo subito alle elezioni voglio stare tranquillo e non voglio paginate di conversazioni sui giornali”. Pur di far passare il disegno di legge, il premier sarebbe pronto anche a mettere la fiducia sui singoli articoli.