La Russa: “Sulla Cittadinanza ha ragione Fini”. D’accordo anche Franceschini

Pubblicato il 27 Settembre 2009 - 17:02 OLTRE 6 MESI FA

La Russa è d’accordo con Fini che, dal palco della festa del Pdl, ha proposto la riforma della legge sulla cittadinanza.

«Sono assolutamente d’accordo sul fatto che il tema debba essere affrontato nelle sedi di partito – ha detto il ministro della Difesa a margine della manifestazione del Pdl a Milano. Sono in più assolutamente d’accordo sulla necessità di riformare la legge sulla cittadinanza. Penso alla “generazione Balotelli”, ai ragazzi e ai bambini che hanno già compiuto un ciclo scolastico, e che hanno diritto, se amano l’Italia di essere italiani».

Fini vorrebbe che la cittadinanza italiana si possa acquisire non solo in base alla burocrazia, ma anche considerando l’amore per il nostro Paese e dimostrando, fra l’altro, di conoscere la lingua e la storia italiana. 

Ma La Russa mette anche dei paletti: «I contenuti vanno discussi nelle sedi giuste – puntualizza – Chi è nato qui e ha compiuto già un ciclo di studi ha diritto di diventare italiano. Per gli adulti, è giusto concedere la cittadinanza a chi vive in Italia da almeno dieci anni e sia in grado di dimostrare di conoscere la nostra lingua». Il ministro ha ribadito che la politica sull’immigrazione ha bisogno di «grande severità con gli irregolari», ma anche di una «vera integrazione» con gli immigrati che vivono e lavorano in Italia. 

Secca la replica della Lega alla proposta di Fini. «Portare avanti il modello di cittadinanza facile è sbagliato perché vorrebbe dire attirare sul nostro territorio milioni di immigrati che noi non possiamo accogliere. Dichiara in una nota il presidente dei deputati Roberto Cota.

Si dice invece vicino a Fini il segretario del Pd Dario Franceschini, che rispetta le posizioni del presidente della Camera sui temi della cittadinanza e dell’immigrazione e boccia l’idea di classi scolastiche divise per nazionalità.