Legge Bilancio, i senza vergogna degli emendamenti e la prepotenza stolta dei sindacati

di Lucio Fero
Pubblicato il 2 Dicembre 2021 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA
Legge Bilancio, i senza vergogna degli emendamenti e la prepotenza stolta dei sindacati

Legge Bilancio, i senza vergogna degli emendamenti e la prepotenza stolta dei sindacati FOTO ARCHIVIO ANSA

Legge Bilancio, succede ogni volta. Già, ma stavolta non doveva succedere. Cosa succede? Succede che la Legge Bilancio viene circondata da migliaia di formiche rosse e nere e di ogni colore chiamate emendamenti. Le formiche vogliono ciascuna strappare un pezzettino di carne della Legge Bilancio trattata come una preda immobilizzata per il tempo che sta lì in Parlamento. Succede ogni volta, ogni anno. E ogni anno di più, a misura crescente e coerente di quanto sempre più la politica sia clientela e arte ormai rozza e povera dell’arraffo e distribuzione ai clienti del denaro pubblico.

Quest’anno non doveva succedere, per pudore e per necessità. I parlamentari di tutti i partiti non conoscono né l’uno né l’altra. Un governo di emergenza, un governo di unità nazionale è quello che hanno votato. Una scelta che con il mordi-mordi-strappa-strappa degli emendamenti fa a pugni. Ma senza vergogna ecco  988 emendamenti da parte M5S, 976 firmati Lega, 865 da parte Pd, 1.081 da Forza Italia. Gli unici legittimati a circondare di emendamenti la Legge Bilancio erano quelli di Fratelli d’Italia che sono all’opposizione e non al governo. Gli altri…formiche dalle mandibole mangia euro, formiche avide, fantasiose e non di rado anche pezzenti.

Ostriche e vulvodinia

Un senatore della Lega prova ad emendare la Legge Bilancio con la richiesta di abbassare l’Iva sulle ostriche dal 22 al 10 per cento, un altro chiede di fare altrettanto con la pappa reale. Due parlamentari, una dell’Udc, l’altra del Pd, chiedono un Fondo (soldi) per la vulvodinia e la neuropatia del pudendo (nervo che irradia i genitali). Parlamentari del M5S provano ad emendare nel senso di diminuire il costo di profilattici maschili e femminili. Altri provano ad emendare nel senso di istituire nelle scuole “l’educazione emozionale”. Infinite sono le vie d’accesso tentate alla cassa pubblica. Non doveva succedere, per dignità della politica e per nostra tutela e salute pubblica di cittadini e contribuenti. Non doveva succedere nell’anno della pandemia, del Pnrr. Ma succede, non possono farne a meno, è nella loro natura.

Sindacati pronti allo sciopero contro Legge Bilancio

A loro modo i sindacati fanno altrettanto, proprio come i parlamentari dai seimila emendamenti, proprio come le formiche spolpa preda. I sindacati vogliono per la parte che riguarda fisco, pensioni e lavoro (cioè tutta) scriverla loro la Legge Bilancio. Se potessero davvero farlo sarebbe certa e collettiva rovina. I sindacati sono furiosi e indignati perché l’intento del governo è di togliere un po’ di Irpef da pagare ai redditi tra 30 e 50 mila euro lordi annui.

Per i sindacati questi sono redditi da ricchi o quasi. E quindi vogliono che il minor peso Irpef venga dato ai redditi fino a 15 mila euro lori annui. Stoltamente i sindacati non vogliono vedere come buona parte di quei redditi siano così bassi in Dichiarazione Redditi ma non nella realtà. Con protervia stolta i sindacati continuano a non voler vedere che la mappa dei redditi che si ricava dalle dichiarazioni fiscali è palesemente ed oscenamente falsa. Con prepotenza minacciamo uno sciopero generale se non si fa pagare meno Irpef a chi già ne paga poco o nulla e se non si mantiene alta l’Irpef per chi già ne paga tanta e per davvero.