Libero e Il giornale attaccano Napolitano: “Minaccia Berlusconi, sta con i pm”

ROMA – La stampa berlusconiana all’attacco di Giorgio Napolitano. Secondo quanto riportato da Rebubblica, a Libero e il Giornale non è piaciuto l’avvertimento dato dal capo dello Stato al premier. E così, insieme alle indiscrezioni che descrivono un Cavaliere furibondo con Napolitano, è partita l’offensiva verso il Colle.

Inizia Libero che parla di un presidente della Repubblica che “minaccia” il Cavaliere. Per il direttore Maurizio Belpietro l’inquilino del Quirinale “si è schierato con il cavallo che giudica vincente: i magistrati”. Compiendo l’ultimo errore “di una carriera che ne è piena”. E così ecco ritirare fuori i fatti dell’Ungheria del 1956 e Tangentopoli. Svilendo la salita al Colle “come un puro caso”. Secondo Belpietro, insomma, le parole di Napolitano sono “il preannuncio di un colpo di mano di una classe politica vecchia e arrogante che nella vita le ha sbagliate tutte ma non si è ancora rassegnata a cedere il potere”.

Tocca poi al berlusconiano Il Giornale. Anche in questo caso i toni sono quelli di una totale e sprezzante condanna del capo dello Stato (che “è entrato a gamba tesa contro Berlusconi”) paragonato al suo precedesore Oscar Luigi Scalfaro, vera bestia nera dei berlusconiani.

Ed è la didascalia che correda una foto di Napolitano e Scalfaro a dare il senso dell’aria che tira in casa berlusconiana: “Il comportamento di Napolitano ricorda quello di Scalfaro. Mentre a parole si dichiara equidistante e sopra le parti, nei fatti ieri si è schierato dalle parte delle Procure che da anni hanno scatenato nei confronti del premier una caccia all’uomo mai vista con finalità che sfiorano l’eversione. Davanti alle rimostranze del premier, il capo dello Stato ha saputo solo consigliare di abbassare i toni e farsi processare”. Conclude il tutto Mario Giordano che definisce Napolitano “arbitro ultrà come Scalfaro”.

”Passo indietro, abbassare i toni? Sembra che tutti a parole concordino ma poi nessuno sembra disposto ad abbassare i toni davvero. Sembra di stare davanti alla torre di Babele che sta per sgretolarsi”: lo ha detto all’Ansa il ministro per Semplificazione, Roberto Calderoli, interpellato sull’invitlo del Presidente Napolitano ad abbassare i toni del confronto politico. ”Passi indietro – ha aggiunto – ne hanno annunciati tanti ma sembra che nessuno abbia intenzioni di farli davvero. Quando alla piazza si risponde con la piazza il rischio e’ quello di finire male, perchè basta una scintilla”.

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