Lombardia, Maroni straccia Ambrosoli. Lazio, M5S denuncia brogli: “Ricorso”

Pubblicato il 26 Febbraio 2013 - 17:12| Aggiornato il 10 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Missione compiuta”: a scrutini non ancora conclusi Roberto Maroni esulta per i risultati delle amministrative in Lombardia.

Il segretario della Lega in serata era nettamente in vantaggio sull’avvocato Umberto Ambrosoli: 43,5% contro il 38% del candidato di centrosinistra.

Nel Lazio, stando alle proiezioni della serata, è in vantaggio Nicola Zingaretti che col 39,1% sta davanti a Storace che si attesta al 28,6%. Ma il Movimento 5 Stelle denuncia brogli nelle operazioni di spoglio e annuncia un ricorso.

Il candidato M5S nel Lazio, Davide Barillari, sta un passo indietro col 21,1 % ma migliaia di schede in favore del movimento sono state annullate perché gli elettori hanno scritto nello spazio per le preferenze il nome di Grillo, che non è mai stato candidato, tanto meno alla Regione Lazio, dove in corsa per la presidenza c’è appunto Barillari. Il candidato a cinque stelle nutre grandi speranze: “In molte città il Movimento ha superato il 30% e in alcune è arrivato al 39% avvicinandosi al dato nazionale. Le prospettive sono ottime, siamo molto ottimisti”, ha detto.

Poi però denuncia brogli: “In tantissimi seggi i cittadini hanno votato scrivendo anche il nome Grillo e alcuni presidenti stanno giudicando il voto nullo. Per noi, invece, è un voto valido” dice Barillari. L’avvocato del Movimento Alessandro Canali spiega che “si tratta di un rafforzativo che, come dice la legge regionale 108 del ’68, rende ancora più chiara la volontà dell’elettore. Quindi il voto deve essere attribuito al Movimento 5 Stelle“.