M5s, Pizzarotti: “Sì a governo a larghe intese per le riforme necessarie”

ROMA – “Sì ad un governo a larghe intese per fare le riforme”. A dirlo è Federico Pizzarotti, primo sindaco del Movimento 5 stelle guidato da Beppe Grillo, in un’intervista  a La Stampa. Il sindaco di Parma precisa di non essere soddisfatto di un governo a larghe intese, ma che se “per fare le riforme è necessario un governo, che si faccia un governo”.

Pizzarotti spiega di non avere nulla contro Giorgio Napolitano, a cui riconosce di aver gestito una fase difficile, però “avrei preferito uno più giovane”. Poi di Stefano Rodotà, che ha comunque 80 anni, dice:

“È vero, ma sarebbe stato comunque un segnale di svolta. Era una candidatura autorevolissima. E c’era una strada spianata per la sua elezione. Il Pd avrebbe potuto votarlo, e si sarebbe potuto discutere di un governo”.

Ma un governo Pd-M5s non ci sarebbe stato comunque, secondo Pizzarotti:

“Non dico che ci sarebbe stato un governo Pd-M5S. Penso a persone super partes, una specie di governo tecnico votato da noi e il Pd per fare le riforme”.

Parlando della situazione politica italiana e se sia meglio nessun governo o un governo di larghe intese, Pizzarotti risponde:

“Le rispondo da sindaco. È indubbio che occorrano riforme, e quelle che riguardano gli enti locali sono le più urgenti, perché i Comuni sono l’ultimo baluardo a contatto con la gente. Occorre rivedere il patto di stabilità, ridurre la burocrazia. Ebbene, se per ottenere questo risultato è necessario che ci sia un governo, auspico che un governo venga fatto”.

Insomma, governo a larghe intese sì, ma il sindaco di Parma spera in un nome che unisca:

“Oddio, i nomi che ho letto… Se fanno Amato vuol dire che questa classe politica è totalmente impermeabile. Ma io spero in un colpo a sorpresa di Napolitano, un nome che possa unire”.

Poi Pizzarotti afferma che se le leggi proposte dal prossimo governo del presidente saranno in linea con il programma di M5s, le voteranno:

“Certamente. Lo abbiamo sempre detto. Non abbiamo pregiudizi. Se lo lasci dire da chi di pregiudizi sa qualcosa. A Parma abbiamo ereditato un debito di 870 milioni e lo abbiamo ridotto a 600. Senza alzare le tasse. Eppure, leggo sui giornali certi titoli… Noi del MoVimento vorremmo solo equità di trattamento. A proposito di toni, mi permetta di dire che anche i media dovrebbero fare più informazione e meno tifo”.

Gestione cookie