M5s, il giallo dell’emendamento pro immunità parlamentare

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Giugno 2014 - 16:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il senatore del Pd Francesco Russo punta il dito contro il Movimento 5 Stelle: 10 deputati sono a favore dell’immunità parlamentare e hanno proposto un emendamento per farla rimanere anche nel nuovo Senato post riforma. Il senatore lo fa giocando sul terreno di M5s, online, e precisamente nella sua pagina Facebook.

E accusa, documenti alla mano, dieci deputati del Movimento 5 Stelle compreso il capogruppo Buccarella di voler sopprimere proprio l’articolo che elimina l’immunità parlamentare dal Senato che verrà, quello alla cui riforma sta lavorando da mesi il governo di Matteo Renzi.

Nel primo documento, che Russo pubblica sulla bacheca in un secondo momento, viene presentata la proposta di legge senza emendamenti, ovvero con l’immunità di fatto revocata ai senatori. Nel secondo documento, invece, Russo presenta l’elenco dei parlamentari che hanno presentato emendamenti per sopprimere il testo e quindi ripristinare, di fatto, l’immunità.

Su Facebook lo stesso Russo attacca:

“Ci vuole coraggio. Per avere una faccia tosta come quella di Luigi Di Maio. Perchè se il capogruppo al Senato Se il capogruppo al Senato M5s Buccarella assieme a 10 senatori grillini presenta un emendamento per ristabilire l’immunità parlamentare forse significa che non c’è nulla di cui indignarsi. Forse non è un ‘oltraggio ai cittadini italiani’. Magari serve semplicemente ad evitare che – come insegnava Montesquieu qualche secolo fa – un potere dello Stato (quello legislativo) sia attaccabile o subordinato ad un altro (quello giudiziario)”..

“Una parolina – aggiunge – la vorrei dire anche a Paolo Romani (Forza Italia) il quale oggi sui giornali ha dichiarato che l’immunità ‘a noi non interessa, non abbiamo mai sollevato il problema’. Eppure potete leggere da soli i firmatari degli emendamenti volti a ristabilire l’immunità: c’è anche il nome di Paolo Romani. Per me questo è un modo di fare politica, subdolo, falso, senza dignità, tutto orientato al protagonismo personale piuttosto che all’interesse comune”.

La replica del Movimento 5 Stelle. Poco dopo arriva una nota firmata dal gruppo parlamentare M5s:

Russo (Pd) come la Finocchiaro (Pd) giocano alle tre carte con gli emendamenti del M5S, addebitandoci posizioni inesistenti. Il Movimento 5 Stelle vuole l’abolizione dell’immunità parlamentare in entrambi i rami del Parlamento. L’emendamento 6.5 a prima firma Fattori e sottoscritto anche da altri nove portavoce al Senato fa parte di una serie di proposte in difesa del ruolo elettivo di Palazzo Madama. Non a caso gli emendamenti precedenti, il 6.134 ed il 6.172, aboliscono qualsiasi tipo di immunità per perquisizioni e intercettazioni.

Un’agenzia Ansa delle 16:47 sembra però confermare la versione di Russo:

Dal Pd al M5S, dalla Lega a FI: gli emendamenti per la soppressione dell’art. 6 del ddl per la riforma di Senato, e quindi per il ristabilimento dell’immunità per i senatori, erano stati presentati, già prima della proposta dei relatori, da quasi tutti i gruppi presenti a Palazzo Madama.