Manovra, in arrivo la mini-naja per giovani aspiranti reclute

Pubblicato il 6 Luglio 2010 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA

C’è anche la ‘mini-naja’ tra le proposte inserite nella manovra. Tre settimane nell’esercito a spese del governo per volenterosi ragazzi o ragazze tra i 18 e i 30 anni. Un progetto che sta molto a cuore al ministro della Difesa La Russa ma che sconta da subito l’irritatato malumore di prefetti, poliziotti, diplomatici. L’iniziativa ha comunque ricevuto la copertura necessaria. Lo stanziamento approvato per accogliere i giovani nelle caserme ammonta a 19,8 milioni di euro, di cui 6,5 da spendere quest’anno, 5,8 riservati all’anno prossimo e 7,5 previsti per il 2012. “Un’iniziativa pittoresca e inutile” sostengono i prefetti. “Quei soldi potevate darli a noi che siamo senza fondi” lamentano i poliziotti. “A che servono i “novelli balilla” ” contestano i dipendenti pubblici, appena scottati dal ventilato taglio delle tredicesime.

Il ministro La Russa difende il provvedimento assicurando che quei soldi sono nella disponibilità del ministero della Difesa. “Io non vado a chiedere che i fondi degli altri ministeri vengano dirottati verso il mio dicastero” proclama orgoglioso La Russa. Che peraltro aggiunge: “Voglio che siano spesi prima che facciano una brutta fine. Ho ben presente la sorte che è toccata ai soldi accantonati per il riordino delle carriere”. La Russa ritiene che l’abolizione della leva obbligatoria abbia privato i giovani di una esperienza fondamentale per crescere bene. Tre settimane di naja possono aiutare i ragazzi a conoscere meglio le forze armate. 15 mila sovrebbero essere i fortunati destinatari di tale privilegio.

L’emendamento del relatore al decreto in discussione in commissione Bilancio al Senato riprende, infatti, un disegno di legge governativo già in discussione a Palazzo Madama per l’avvio in sede sperimentale di corsi di non più di tre settimane per ragazzi e ragazze tra i 18 e 30 anni nell’esercito.

Tra i requisiti delle giovani aspiranti reclute, oltre alla maggiore età anche ”l’idoneità all’attività sportiva agonistica” e l”’esito negativo agli accertamenti diagnostici per l’abuso di alcool, per l’uso anche saltuario od occasionale di sostanze stupefacenti, nonché per l’utilizzo di sostanze psicotrope a scopo non terapeutico” oltre che l”’assenza totale di condanne penali”.

Secondo la relazione tecnica di accompagnamento del provvedimento la sperimentazione della ‘mini-naja’ comporta una spesa di 6 milioni e mezzo di euro nel 2010, 5 milioni e ottocentomila euro per il 2011 e 7 milioni e mezzo per il 2012.