L’aut aut di Berlusconi: “Sì alla manovra o andiamo a casa. Intercettazioni? Legge sacrosanta”

Pubblicato il 8 Luglio 2010 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA

O manovra o a casa. Silvio Berlusconi non ha dubbi e, parlando al Tg “Studio Aperto” difende la scelta di blindare la manovra con la doppia fiducia in entrambi i rami del Parlamento. ”Porre la fiducia e’ stato un atto di coraggio. Se il governo dovesse andare sotto andiamo a casa” ha detto Berlusconi evitando di ricordare che, in caso di mancata fiducia, il governo decade automaticamente. ‘Gli ultimi dati economici – ha affermato il premier – confermano la linea del governo. La ripresa e’ in corso e sara’ tanto piu’ solida grazie a politiche di rigore della spesa e dei conti pubblici”.

Berlusconi, alla vigilia dello sciopero dei giornalisti contro la legge sulle intercettazioni ha poi difeso il provvedimento: ”Ero e resto convinto che sia una legge sacrosanta che ricalca un ddl approvato con una maggioranza bulgara ai tempi del governo di sinistra. Eppure allora nessuno parlo’ di legge bavaglio e di attentato alla liberta’. Per la sinistra la democrazia e la liberta’ esistono solo quando governano loro”.

Quindi il premier ha parlato delle tensioni con i finiani:”Io ho in mente di continuare a governare e di andare avanti con passione determinazione e slancio e chi nel Pdl dovesse dissentire da questo impegno assoluto e morale dovrebbe prendere atto di non essere più in sintonia con i nostri elettori”. Dimenticando per un momento lo scomodo coofondatore Berlusconi ha aggiunto:  ‘Io  ho fondato il Popolo della Libertà  per mettere insieme tutti i partiti del centrodestra e tutti gli italiani che non si riconoscono nella sinistra ed anche per modernizzare la politica italiana. Questo gli italiani lo hanno capito visto che abbiamo vinto tutte le elezioni a cui il nostro movimento ha partecipato dalla sua fondazione. Gli ultimi sondaggi poi  danno il gradimento del presidente del Consiglio al 63%, un record in Europa. Questo conferma che il popolo dei moderati resta convinto che la linea intrapresa e’ stata quella giusta”. Quindi Berlusconi ha aggiunto: ”C’e’ una regola aurea della democrazia che vale per tutti: in un partito ci si confronta e si discute, ma nel momento delle decisioni vince il principio della maggioranza. Soprattutto quando questa porta avanti con coerenza gli impegni assunti con gli elettori nel programma a loro presentato. Questa e’ la nuova moralita’ che abbiamo portato nella politica e cioe’ quella di rispettare gli impegni con gli elettori’

Berlusconi, quindi, è tornato sulla protesta di mercoledì 7 luglio dei cittadini dell’Aquila definendola una “strumentalizzazione”. ‘Non ho ancora visto il resoconto delle forze dell’ordine ma mi pare che ci sia stata molta strumentalizzazione. Noi abbiamo fatto come governo un intervento immediato ed efficace dopo il terremoto. La ricostruzione spetta agli enti locali, al comune e alla regione. Il governo doveva dare i finanziamenti, cosa che e’ stata fatta finora”. ”Il governo – ha affermato Berlusconi – ha fatto il miracolo per come e’ intervenuto subito dopo il terremoto, come nessun altro paese e’ riuscito a fare dopo una catastrofe naturale. In meno di 10 mesi abbiamo dato una casa a chi l’aveva persa”.