“La Chiesa paghi l’Ici”: Ma è solo un ordine del giorno

Pubblicato il 14 Settembre 2011 - 20:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Fossero i numeri con cui si licenzia una legge, sarebbe il provvedimento più importante della manovra: la Camera con 254 voti a favore, 185 contrari e 137 astenuti, soprattutto nelle fila di Lega e PdL, approva. Non approva però una legge ma un ordine del giorno sulla manovra di finanza pubblica presentato dal deputato di Fli Enzo Raisi, per la revisione delle esenzioni fiscali di cui beneficia la Chiesa.

L’ordine del giorno, è,  un provvedimento che impegna il ramo del Parlamento a discutere e votare la proposta. Primo tassello di un percorso che quasi mai arriva a dama, ovvero a norma pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Il testo di Raisi  richiede di far pagare l’Ici sugli immobili della Chiesa destinati a ”attività commerciali, anche se esercitate non in via esclusiva”. Esenzione confermata, invece, solo per gli immobili destinati ad attività commerciali accessorie fino ad un fatturato massimo di diecimila euro annui.

L’odg, inoltre, chiede ”l’apertura di un tavolo di confronto con la Santa Sede per arrivare alla piena adesione dello Ior, la banca vaticana, alle norme in materia di evasione ed elusione fiscale, riciclaggio e frodi vigenti nell’Unione europea”.

”A questo punto – ha commentato il deputato Fli Enzo Raisi – mi pare chiaro quale sia l’indirizzo del Parlamento, anche con la ‘non opposizione’ di vasti settori della maggioranza, su di un tema che tante polemiche ha suscitato. Non penso affatto che, per quanto inaspettato, sia un voto contro la Chiesa, ma per l’equità fiscale, la concorrenza dei mercati e la trasparenza bancaria”.

Curioso che una simile proposta arrivi proprio da Futuro e Libertà, ovvero i principali alleati di quel Ferdinando Casini che ha definito “anticlericalismo d’accatto” ogni tentativo nella direzione di imporre l’Ici alla Chiesa. “Non si può considerare la Chiesa – ha spiegato a fine agosto il leader Udc – alla stregua di un imprenditore immobiliare. Si ignora la straordinaria dimostrazione giornaliera di solidarietà da parte del volontariato, la supplenza che viene svolta nei confronti di uno Stato assente”.

Intanto l’Udc precisa subito di aver votato in modo compatto contro l’Ordine del giorno presentato da Fli. Primi scricchiolii in un Polo che non decolla?