ROMA – “Obbedisco, anche se non condivido…”. Mario Monti ha risposto così a Giorgio Napolitano che ha definito “inopportuno” un ruolo da presidente del Senato al premier tecnico uscente, scrive il Corriere della Sera. La fumata nera su Monti, che era stato proposto da Bersani alla presidenza, arriva dal Quirinale. Dopo il vertice con Napolitano, Monti spiega che anche per sabato 16 marzo l’indicazione per lui e Scelta civica sarà quella di votare scheda bianca.
Un colloquio teso quello tra Monti e Napolitano. Teso perché Monti un posto da presidente del Senato lo avrebbe accettato, spiega il Corriere della Sera:
“Presidente, avrei accettato la presidenza del Senato offertami da Bersani solo nell’ottica di favorire un accordo politico più largo su Palazzo Chigi… Avrei insomma aderito alla proposta del Partito democratico unicamente a condizione che potesse essere utile a sbloccare il quadro, non certo per una mia questione personale. Ma se lei dice che questa scelta sarebbe inopportuna, politicamente e soprattutto giuridicamente, e se su questo punto è irremovibile, va bene: obbedisco, anche se non condivido…”.
Al Senato si combatte per formare una maggioranza e nessuna delle opzioni e delle possibili intese viene sottovalutata. Tre erano i possibili scenari per Monti presidente del Senato e il Pd, scrive il Corriere:
“1) un Monti chiamato «in servizio» per Palazzo Madama dal Pd; 2) un Monti sponsorizzato contro il Pd, con l’appoggio del centrodestra; 3) un Monti con un sostegno ancora una volta «strano», trasversale”.
Solo il primo scenario si è rivelato corretto. Il Bersani ed il Pd hanno chiamato e Monti ha risposto, ma Napolitano l’ha fermato. Una candidatura sfumata e l’amaro di quelle parole: “Obbedisco, ma non condivido”. E la consapevolezza per Monti, uscendo dall’incontro della sera del 15 marzo con il presidente della Repubblica, che “Scelta civica continuerà a votare scheda bianca”.
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