Milanese si difende: “Accuse false e infamanti”. Dalla Camera ok a uso tabulati e apertura cassette

Pubblicato il 2 Agosto 2011 - 15:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Sono innocente e le accuse contro di me sono false e ipocrite”. L’ex braccio destro di Giulio Tremonti, Marco Milanese, prende la parola poco prima che l’aula di Montecitorio voti sul suo caso. E tutti i deputati di maggioranza e opposizione lo ascoltano in assoluto silenzio.

”Quando ho preso posto per la prima volta in quest’aula – assicura Milanese – mai e poi mai mi sarei immaginato di dovermi, un giorno, difendere da accuse cosi’ infamanti”.

Le accuse che sono state mosse contro di lui, sottolinea Milanese, ”sono del tutto infondate”. ”Tutto quello che èstato detto contro di me – afferma il parlamentare del Pdl – è falso e vi invito ad andare ad accertarlo, perché la verità è un’altra. Ma la cosa che fa più male è quanto hanno detto contro di me alcune persone che sono presenti ora in quest’aula”.

L’ex sottosegretario all’Economia si appella quindi ai colleghi deputati affinché approfondiscano le accuse mosse nei suoi confronti. Ci sono dei fatti, prosegue Milanese, che ”nemmeno sono stati accertati. Vi invito a farlo”.    ”Visto che voi volete fare i miei giudici – è ancora l’appello di Milanese – almeno siate certi di essere a conoscenza dei fatti cosi’ come si sono svolti. E domandatevi chi c’e’ dietro le accuse che mi sono state mosse e perché queste sono state fatte…”.

L’unico parlamentare cui si rivolge nel suo intervento nell’aula della Camera è il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. E’ anche a lui che l’ex esponente della Guardia di Finanza si appella, affinché venga portata a galla ”la verità”. ”Voi dovete sapere cosa c’è dietro questa macchina del fango – conclude – altrimenti tutto questo sarà imperdonabile…”. E il suo intervento viene accolto da pochi applausi, provenienti dalle fila del Pdl.

Sì a uso tabulati e cassette di sicurezza. L’aula della Camera, ascoltato il discorso,  ha comunque detto si’ ai magistrati napoletani che chiedevano l’uso dei tabulati telefonici facenti capo a Marco Milanese e l’apertura delle sue cassette di sicurezza I si’ sono stati 538, i no 28.

Alla seconda votazione, quella riguardante l’apertura delle cassette di sicurezza, i si’ sono stati 545 e i no 23.

Milanese: “Controllate i tabulati di tutto il gruppo Viscione”. Subito dopo il voto della Camera, il deputato tramite il suo difensore Bruno La Rosa ha chiesto formalmente al pm di disporre anche l’acquisizione dei tabulati di tutti i telefoni riconducibili al ‘gruppo Viscione’ dal 2009 a tutto il 2010.

”Vi è infatti agli atti qualcosa piu’ di un sospetto – ha detto il legale – che Viscione potesse avere notizie riservate da altri soggetti piuttosto che dall’onorevole Milanese”. L’ex consigliere di Tremonti inoltre, sempre secondo quanto riferito dal difensore, ha anche dato l’immediata disponibilità all’apertura delle cassette di sicurezza”.