Monti: "Articolo 18 non preminente, ma no a pregiudiziali"

Pubblicato il 21 Gennaio 2012 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 20 GEN – Il governo aprira' lunedi' a Palazzo Chigi il ''negoziato sulla riforma del mercato del lavoro alla luce del quadro complessivo di politica economica''. Appuntamento con le parti sociali al quale il premier Mario Monti guarda auspicando un confronto senza rigidita': ''In una fase delicata per il Paese come questa – dice – siamo pronti a discutere quando non vengono messe da parte di nessuno delle pregiudiziali''.

Il nodo dell'articolo 18, su cui i sindacati restano in trincea, non sara' ''una questione esclusiva e preminente'' nel confronto che si apre lunedi', prevede il presidente del Consiglio. Ma non e' escluso definitivamente dall'agenda: ''E' un tema specifico che affrontera' il ministro Elsa Fornero… Sara' il ministro a decidere come e quando dovra' essere trattato''.

Lunedi' il primo incontro per definire l'agenda ed il metodo, probabilmente anche con commissioni tecniche per l'approfondimento di singoli temi, ed avviare cosi' un percorso dai tempi che si preannunciano piu' lunghi rispetto al proposito di chiudere a strettissimo giro che era stato preannunciato dall'esecutivo di Mario Monti. Una ''concertazione vera'', come chiedono i sindacati, non puo' esaurirsi in pochi giri di tavolo. Cosi', trapela, al momento non e' escluso che il percorso possa richiedere non meno di due mesi. Intanto nelle prossime ore potrebbe tenersi un incontro di lavoro interno al governo per limare la linea della possibile riforma da indicare a imprese e sindacati. Ultimo passaggio di un lavoro preliminare che il titolare del dossier, il ministro Elsa Fornero, ha imbastito con un giro di incontri informali con i leader delle parti sociali.

Il pressing dei sindacati, che lunedi' si presenteranno a palazzo Chigi con una piattaforma unitaria, sara' anche per pretendere ''chiarezza''. A partire dalle tutele dell'articolo 18 su cui non c'e' nessuna disponibilita' al confronto, all'ipotesi di introdurre il contratto unico che ai sindacati non piace. ''I media sponsorizzano proposte come saponette al supermercato, spero che il governo smentisca questa ridda di notizie che crea confusione'', dice il leader della Cisl, Raffaele Bonanni: ''E' bene che il governo su questo chiarisca bene la sua posizione perche' fino ad ora ha dato il fianco, anche con un po' di malizia, a questo gioco mediatico''.

''Finalmente lunedi' si comincia a discutere, stava diventando insopportabile andare avanti commentando indiscrezioni'', dice dalla Cgil il segretario confederale Fulvio Fammoni, che ribadisce il no sull'articolo 18: i sindacati non accetteranno, dice, alcuna riduzione delle tutele.

Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, avverte il governo: ''attraverseremo il 2012 con altri licenziamenti'', servono ''strumenti migliori'' di quelli che abbiamo; cosi' anche nel riordino degli ammortizzatori sociali, die, ''non vorremmo trovarci di fronte ad un governo che voglia risparmiare''. Dai sindacati resta intanto ferma la richiesta di discutere del mercato del lavoro nel quadro piu' ampio di una discussione complessiva sulla crescita e l'occupazione, dal dossier liberalizzazioni alle pensioni ed alla riforma del fisco. Ed anche il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, sottolinea: ''Liberalizzare e' importante come riformare il mercato del lavoro ma non e' sufficiente per creare lavoro''.