Monti e i segretari sconosciuti: 21 partiti alle consultazioni

Pubblicato il 15 Novembre 2011 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Monti ci si era messo pure di buzzo buono per velocizzare la pratica delle consultazioni. Ma, giustamente, ha dovuto ascoltare tutti i segretari di partito: 31, dicasi trentuno, sono le componenti politiche uscite dal fallimento del bipolarismo italico, riunite in 21 partiti. All’inizio della legislatura erano solo cinque, sembrava che la frammentazione politica fosse uno spiacevole ricordo della prima repubblica. Fuori dal Parlamento era rimasta anche una formazione storica di radicata presenza sulla scena politica come Rifondazione Comunista. Come è successo che Monti si sia trovato a consultare 21 delegazioni della maggioranza dei quali non conosceva nemmeno l’esistenza?

Vediamoli i protagonisti di questa moltiplicazione dei leader, seguendo l’ordine di convocazione a Palazzo Giustiniani.  Liberal Democratici-Maie – Mpa-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud – Noi per il Partito del Sud – Lega Sud Ausonia (Grande Sud) – Repubblicani-Azionisti – Süd Tiroler Volkspartei – Union Valdôtaine – VersoNord – Movimento Repubblicani Europei – Partito Liberale Italiano (Senato) – Liberali per l’Italia – Pli (Camera) – Membri del Gruppo misto (Camera) – Rappresentanza della minoranza linguistica della Valle d’Aosta – Süd Tiroler Volkspartei – Udc-Svp-Autonomie(Senato)- Partito Socialista Italiano – Rappresentanza Socialista del gruppo misto Udc-SvpAut: Uv-Maie-Vn-Mre-Pli-Psi (Senato) – Popolo e Territorio – Noi Sud – Libertà ed Autonomia – Popolari d’Italia Domani-Pid – Movimento di Responsabilità Nazionale Mrn – Azione Popolare – Alleanza di Centro-Adc – Coesione Nazionale – Io Sud – Forza del Sud – Lega Nord per l’indipendenza della Padania (consultazione telefonica) – Unione di Centro per il Terzo Polo (Camera) – Unione di Centro (Senato) – Alleanza per l’Italia – Italia dei Valori – Futuro e Libertà per il Terzo Polo- Partito Democratico – Il Popolo della Libertà.

Ripreso il fiato potremmo passare alla lista dei segretari… Sarebbe un compito improbo per chiunque. Massimo Gramellini sulla Stampa di martedì irride senza pietà l’inflazione di capi di partito per un giorno: “Arturo Iannaccone, che ha fondato un partito la settimana scorsa appena in tempo per le consultazioni, ha persino chiesto ai giornalisti se c’erano domande per lui. E poiché non ce n’era nessuna, se n’è andato sorpreso. Si sente un leader. Ha perfettamente capito che in Italia conviene di più essere il numero uno di un monolocale che il numero due di un grattacielo.” Iannaccone, per la cronaca , è il segretario del partito Noi per il partito del Sud-Lega Sud-Grande Sud, che conta tre deputati. Fa espresso al primo ministro in pectore la preoccupazione per il grave momento e l’invito ad andare avanti per evitare disastrose elezioni anticipate e che prenda in esame provvedimenti per il sud. A chi gli ha domandato se dal neo senatore a vita abbia ricevuto qualche risposta, Iannaccone ha risposto: “Ci ha ascoltato e ha preso appunti”. Sempre per la cronaca.