Nozze Brunetta, beffati precari e… questura. Sicurezza non avvertita dell’anticipo

Pubblicato il 11 Luglio 2011 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA

Proteste al matrimonio di Brunetta (Foto LaPresse)

RAVELLO (SALERNO) – La “furbata” anti-precari del ministro Renato Brunetta ha funzionato: nozze con Titti Giovannoni anticipate alla mezzanotte in gran segreto e contestatori dribblati. Le proteste, però, non mancano. Stavolta non sono i precari, ovviamente non avvertiti della decisione. L’entourage del ministro e della consorte (che avrebbe avuto l’idea dell’anticipo) non ha avvertito del cambiamento di programma neppure la questura.

Risultato: nel pomeriggio per cui era atteso il sì a Salerno erano schierati, a fare nulla, circa 200 agenti. La spiegazione del sindaco celebrante Secondo Amalfitano ha un che di surreale: “Lo abbiamo fatto per evitare uno stress al Paese”. E come? I precari c’erano lo stesso, c’erano gli agenti e il dispositivo di sicurezza. E’ mancato solo l’avvistamento degli invitati.

Neppure il questore di Salerno, Antonio De Jesu, sapeva nulla del cambio di programma. D’accordo: probabilmente la sicurezza sarebbe servita lo stesso. Senza le nozze, però, il questore, come era suo diritto, avrebbe potuto scegliere di organizzare diversamente i suoi uomini, magari destinandoli ad altri e più utili servizi.