Il papa ai partiti cattolici: “Non cedete su eutanasia e aborto”

Pubblicato il 22 Settembre 2012 - 13:51 OLTRE 6 MESI FA
Papa Benedetto XVI (Lapresse)

CASTEL GANDOLFO – Papa Ratzinger parla ai politici cattolici: “Non cedete su eutanasia e aborto”. E lo fa ricordando il monito del libro della Sapienza, secondo cui “il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto”. Il Papa ricevendo in udienza a Castel Gandolfo la delegazione dell’Internazionale Democratico-Cristiana, ha detto: “Il rispetto della vita in tutte le sue fasi, dal concepimento fino al suo esito naturale – con conseguente rifiuto dell’aborto procurato, dell’eutanasia e di ogni pratica eugenetica – è un impegno che si intreccia infatti con quello del rispetto del matrimonio, come unione indissolubile tra un uomo e una donna e come fondamento a sua volta della comunità di vita familiare”.

Il papa interviene in difesa della famiglia tradizionale poco prima della riunione del Consiglio permanente della Cei che, a partire da lunedì a Roma, analizzerà tra i temi all’ordine del giorno le unioni di fatto ed il biotestamento.

”E’ nella famiglia, fondata sul matrimonio e aperta alla vita, che la persona sperimenta la condivisione, il rispetto e l’amore gratuito, ricevendo al tempo stesso – dal bambino al malato, all’anziano – la solidarietà che gli occorre”, ha osservato Benedetto XVI. ”Ed è ancora la famiglia – ha proseguito – a costituire il principale e più incisivo luogo educativo della persona, attraverso i genitori che si mettono al servizio dei figli per aiutarli a trarre fuori (‘e-ducere’) il meglio di sé”.

Secondo il Pontefice, ”la famiglia, cellula originaria della società, è pertanto radice che alimenta non solo la singola persona, ma anche le stesse basi della convivenza sociale”.

Per Benedetto XVI, la crisi globale nasce dall’assenza di ”un solido fondamento etico” in campo economico. Per cui, secondo il Papa, la risposta politica non può seguire ”le urgenze di una logica di mercato” ma deve basarsi in modo ”imprescindibile” sulla ”ricerca del bene comune, rettamente inteso” e sulla difesa della dignità umana.

“E’ in questa chiave, fiduciosa e non rassegnata – ha proseguito -, che l’impegno civile e politico puo’ ricevere nuovo stimolo ed impulso nella ricerca di un solido fondamento etico, la cui assenza in campo economico ha contribuito a creare l’attuale crisi finanziaria globale”. Secondo il Pontefice, ”il contributo politico ed istituzionale di cui voi siete portatori non potra’ quindi limitarsi a rispondere alle urgenze di una logica di mercato, ma dovra’ continuare ad assumere come centrale ed imprescindibile la ricerca del bene comune, rettamente inteso, come pure la promozione e la tutela della inalienabile dignita’ della persona umana”.