Pd accusa il Pdl: "Ha una super presenza mediatica in tv"

Pubblicato il 30 Marzo 2012 - 17:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''A meno di 45 giorni dalle elezioni amministrative, il Pdl mantiene il suo primato in Tv e continua la sua costante super presenza mediatica che, a dire il vero, non si e' mai fermata dalle ultime elezioni''. Lo denuncia il deputato del Pd Roberto Zaccaria, riferendo i dati del monitoraggio sull'informazione politica nei Tg pubblicati dall'Agcom relativamente al mese di febbraio 2012, ''con 8 giorni di ritardo rispetto a quanto previsto''.

''Persiste lo squilibrio tra il Pdl e tutti gli altri partiti nelle diverse emittenti televisive nazionali. Questa volta – spiega Zaccaria – la Rai ha collezionato un primato relativo per il Pdl solo su Rai1 e Rai2 con una forbice di 4/5 punti percentuale rispetto al PD. Anche nel Tg de La7 il primo posto viene ricoperto dal Pdl che si afferma sia su tutti gli altri partiti che su tutti i soggetti istituzionali. Ma il vero trionfo il Pdl lo raggiunge grazie al supporto delle reti Mediaset; in particolare il Tg4 dedica al PDL il 45% del tempo di parola, contro il 10% del PD, il 2% dell'IDV, l'1,5 del Terzo Polo e l'1% della Lega, riuscendo ad affermarsi anche rispetto al Presidente del Consiglio che ha avuto l'8%, al Governo con il 3% e al Presidente della Repubblica con il 2%''.

''Stessa musica viene trasmessa al Tg5 che dedica 35% al Pdl, contro il 16% al Pd, l'1,5% dell'Idv, il 5% del Terzo Polo e il 3% della Lega, superando anche qui il Presidente del Consiglio che ha avuto il 18%, il Governo con l'8% e al Presidente della Repubblica con il 5%. Medesimo discorso per il TG di Italia1 dove il Pdl ha trovato il 37% del tempo di parola con il 16 del Pd e l'1% della Lega (i dati relativi agli altri partiti non sono stati riportati nella tabella dell'Agcom), Presidente del Consiglio 14%, il Governo con il 9% e al Presidente della Repubblica con lo 0.5%. E' del tutto evidente che l'Autorita' preposta al monitoraggio e al pronto intervento per ristabilire il violato equilibrio pubblica i dati non puo' restare a guardare'', conclude.