Pdl, “Paese delle Libertà”: dieci sedie per Berlusconi e soldi per “Forza Sud”

di Lucio Fero
Pubblicato il 9 Marzo 2011 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sarebbe ora di estendere, cambiare il significato dell’acronimo, cioè della sigla Pdl. Non più “popolo” o “partito” (nessuno si ricorda più qual è la formula esatta ed originaria) “delle libertà”. Ma più francamente e gioiosamente “Paese delle libertà”. Dizione che si potrebbe mettere in calce alla un po’ consumata e stiminzita parola “Italia”. Chissà se all’Onu ce la fanno passare questa riforma della carta intestata. Infatti ognuno ha piena libertà di fare come gli pare. Al presidente del Consiglio mancano una decina abbondante di sedie al governo. La legge che c’è, che non a caso porta il nome di uno di sinistra, Bassanini, limita il numero di ministri, sotto ministri e sotto segretari. Stante questa legge, Berlusconi ne potrebbe nominare undici dopo l’addio al governo di quelli di Fini e movimenti vari di dimissionari.

Ma a Berlusconi undici non bastano, ha fatto i conti e ha visto che le sue promesse a “Responsabili” vari, insomma a quelli che sono passati con lui e gli hanno ridato la maggioranza alla Camera, ammontano a venticinque e passa. Berlusconi che è uomo di mondo sa che 25 e passa no, ma almeno una ventina… Di meno non si può fare altrimenti i “Responsabili” si turbano. E quindi liberamente Berlusconi sta preparando una legge che libera il governo da questa tirchieria di sinistra, una legge per trovare le sedie che mancano. Berlusconi, vero e autentico leader del Pdl, il paese delle libertà appunto, lo può fare. Non solo perché ha la maggioranza in Parlamento ma soprattutto perché quelli che abitano il Pdl, il paese delle libertà, glielo lasciano fare. Una volta erano gente cattiva e inacidita che esigeva, godeva a togliere sedie al governo. Adesso si sono fatti pacifici e generosi: si siedano tutti, al paese delle libertà importa nulla.

Gianfranco Miccichè

Da buon cittadino del Pdl, il paese non il partito, Gianfranco Micciché si prende la sua libertà e fa sapere dai microfoni delle Iene che “noi nasciamo per condizionare le scelte del governo e oggi abbiamo la fortuna che la maggioranza è risicata. Così come la Lega allora diciamo: o si fa così o cade il governo. D’ora in avanti si sappia che c’è un’altra forza politica che si occupa di un’altra parte d’Italia”. Noi chi? Ma quelli di “Forza Sud”, che non è proprio “Noi Sud” ma sono parenti. Quelli di “Forza Sud” chiedono sedie al governo ma soprattutto che si “faccia così”. Così come? Che non si tocchino gli incentivi di Stato, i più alti in Europa, a chi produce, o dichiara di produrre, energia fotovoltaica, eolica, solare. Micciché lo esige a nome della “altra parte d’Italia”. Quale parte? Ma il Sud ovviamente. E perché il Sud ci tiene tanto ai soldi pubblici per il fotovoltaico, l’eolico e il solare? E’ diventato “verde” il Sud, sia pure di altro “verde” da quello padano? Sarà perchè al Sud hanno il sole e il vento, deve essere questa la ragione. E solo un maligno potrebbe pensare perché al Sud ci sono le aziende che stanno facendo delle energie rinnovabili una azienda, una “pompa aspirante” di pubblico denaro da far invidia all’aspirapolvere di soldi pubblici che è la sanità meridionale.

E’ il Pdl, il paese delle libertà. Liberamente si fanno leggi per ricompensare parlamentari che liberamente attendono di essere premiati dopo essersi convertiti alla maggioranza. Liberamente i “Responsabili” alla Saverio Romano reclamano un ministero e cinque sottosegretari, liberamente quelli di Forza Sud esigono soldi per le imprese “di territorio”. Libera politica in libero paese e libero mercato. A condizione che sia robustamente incentivato, come il fotovoltaico, l’eolico e il solare, insomma il “paese del sole”.