Pdl vs Pdl, nota di 24 senatori: “Basta critica distruttiva al governo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Ottobre 2013 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA
Pdl vs Pdl, nota di 24 senatori: "Basta critica distruttiva al governo"

Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ROMA Pdl contro Pdl. Le colombe attaccano i falchi: basta con le critiche distruttive e continue all’azione di governo. Il nuovo strale è stato lanciato con una nota congiunta da 24 senatori del Pdl. “Non è più possibile tollerare la critica distruttiva e permanente” di parte del Pdl “alla legge di stabilità e all’operato del governo di cui cinque nostri ministri fanno parte e a cui abbiamo riconfermato la fiducia meno di tre settimane fa su indicazione dello stesso presidente Berlusconi”, ricordano i senatori Piero Aiello, Andrea Augello, Antonio Azzollini, Laura Bianconi, Giovanni Bilardi, Antonio Stefano Caridi, Federica Chiavaroli, Riccardo Conti, Francesco Colucci, Luigi Compagna, Nico D’Ascola, Claudio Fazzone, Roberto Formigoni, Antonio Gentile, Carlo Giovanardi, Marcello Gualdani, Giuseppe Marinello, Bruno Mancuso, Paolo Naccarato, Giuseppe Pagano, Maurizio Sacconi, Francesco Scoma, Salvatore Torrisi, Guido Viceconte.

La replica della parte dura del partito non si è fatta attendere, ed è arrivata per bocca di Sandro Bondi: “Non dubito che il segretario Alfano e il capogruppo Schifani vorranno stigmatizzare la dichiarazione di 24 senatori Pdl, fatto gravissimo in quanto espressione di una corrente organizzata, attraverso cui si pretenderebbe di limitare in modi e toni inusuali il libero e legittimo confronto sulla legge di stabilita”.

“Con riferimento alle dichiarazioni della collega senatrice Bonfrisco” contro un’intervista rilasciata dal ministro Gaetano Quagliariello, scrivono i senatori, “non è tollerabile che i toni e il linguaggio del dibattito politico dentro il Pdl degradino fino al livello utilizzato oggi nei confronti di Quagliariello e in questi giorni nei confronti di coloro che hanno espresso determinate posizioni. Non è più possibile tollerare la critica distruttiva e permanente alla legge di stabilità e all’operato del governo di cui cinque nostri ministri fanno parte e a cui abbiamo riconfermato la fiducia meno di tre settimane fa su indicazione dello stesso presidente Berlusconi. Il confronto nel nostro gruppo e nel nostro partito deve riacquistare correttezza. In caso contrario, i reiterati richiami all’unità suonerebbero come moneta falsa, dietro la quale si cela la volontà di determinare una incompatibilità di fatto”.