ROMA – Pensioni, la proposta: tagli mirati alle quattordicesime degli italiani residenti all’estero. L’annuncio arriva da Claudio Micheloni (Pd), presidente del Comitato per gli italiani all’estero del Senato.
“Stiamo lavorando con l’Inps per proporre una misura in manovra che riduca le prestazioni assistenziali dell’Italia verso i connazionali residenti in Paesi in cui c’è un sistema di protezione”, ha spiegato Micheloni, aggiungendo che “al singolo non cambierebbe nulla, visto che, in questi casi, l’intervento dell’Italia ha il solo risultato di alleggerire le casse di Stati come la Germania, che tagliano il sostegno ai nostri concittadini perché c’è già l’Italia che paga”.
“Come Comitato per le questioni degli italiani all’estero siamo disponibili a lavorare sul tema, ci stiamo già lavorando e a settembre ci vedremo per parlarne”, spiega il senatore del Pd, che nei giorni scorsi ha sentito il presidente dell’Inps Tito Boeri in audizione.
Micheloni, in quanto presidente del Comitato si dice pronto ad “assumersi la responsabilità” di una misura magari “non popolare, quando si è impegnati in campagna elettorale”. Il senatore evidenzia come la norma, “da inserire in legge di Stabilità, non sia semplice, perché bisognerebbe fare un elenco di Paesi in cui l’intervento non sarebbe più possibile”.
D’altra parte però, osserva Micheloni, “aprirebbe una strada per leggi a ‘geometria variabile'”. Infatti la riduzione delle prestazioni assistenziali ai pensionati sarebbe limitata a quei Paesi dotati di un sistema di tutele sociali, che comunque garantirebbero l’aiuto sociale ai concittadini residenti all’estero. Si tratterebbe quindi prevalentemente di Paesi europei.
Diverso, invece, il discorso per Stati che non hanno un sistema di welfare adeguato: in questi casi la situazione non cambierebbe, l’Italia continuerebbe a pagare quattordicesime, integrazioni al minimo e altre maggiorazioni.
Per il senatore sarebbe una “misura di equità: non capisco – si chiede – perché bisogna sostenere le casse tedesche”. Micheloni precisa che l’intervento “non toccherebbe le pensioni maturate con i contributi”.
L‘Inps in occasione delle audizioni dei giorni scorsi ha sempre tenuto ad evidenziare come le prestazioni assistenziali, come le quattordicesime, siano “tipicamente erogate dal Paese di residenza”.