“Né poteri forti, né complotti”. Monti: “Non servo le multinazionali”

Mario Monti (LaPresse)

ROMA – ”Per quanto riguarda l’atteggiamento del governo o dei suoi membri nei confronti di iniziative e complotti dei poteri forti o delle multinazionali o di superpotenze negli Stati Uniti o in Europa, permettetemi di rassicurarvi, di rassicurarvi totalmente”. Mario Monti, nel discorso in cui chiede la fiducia al Senato, per un istante rompe il tabù dell’assoluta etichetta istituzionale e si rivolge direttamente a quei giornali che lo hanno accusato di essere il rappresentante proprio dei poteri forte.

”Quando a me è capitato  di avere responsabilità pubbliche – ha aggiunto Monti –  non sono sicuro che le grandi multinazionali mi abbiano accolto come un loro devoto e disciplinato servitore”.

Il premier ha quindi ricordato: ”Da commissario alla concorrenza ho avuto occasione e piacere di lavorare per la legge e il cittadino e di fare la mia parte in antitesi ai governi dei maggiori paesi europei quando capitava che non rispettassero le norme”.

Primato della politica. Monti, quindi ha ribadito il suo rispetto del “primato della politica”.  ”Su questo – ha detto rivolgendosi ai senatori – sfondate, e sapete di sfondare, una porta aperta”.  Monti ha parlato di rispetto ”ossequioso” in merito ”al primato della politica”. “Questo – ha spiegato – è l’atteggiamento rispettoso in cui noi ci poniamo al servizio del Paese e delle istituzioni di cui riconosciamo la primazia”.

Italia e Ue. Non manca, nella replica di Monti, un passaggio sull’Unione Europea e sulla necessità dell’Italia di recuperare fiducia e un ruolo di primo piano. ”In questi giorni – ha spiegato il premier – ho contatti intensi con molti capi di governo europei per cercare di dare un avvio rapido a quella politica, da voi auspicata, di una presenza incisiva dell’Italia in Europa cogliendo quel messaggio di richiesta di riposizionamento, psicologico e politico, del nostro Paese”.

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