Inchiesta Rai-Agcom. Gip su furto carte: “Non siamo stupidi”

E’ semivuota e silenziosa oggi la procura di Trani, all’indomani del trasferimento a Roma al tribunale dei ministri del fascicolo riguardante il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accusato di concussione e violenza o minaccia ad apparato amministrativo nell’ambito dell’inchiesta Rai-Agcom.

Il pm Michele Ruggiero, che è a capo del pool che dirige le indagini, è nella sua stanza, mentre il procuratore, Carlo Maria Capristo, non è proprio arrivato in ufficio. Al primo piano del palazzo di giustizia, fuori dal suo ufficio, il gip Roberto Oliveri Del Castillo passa in rassegna, a tratti risentito, titoli e contenuti di articoli e servizi giornalistici.

«A leggere e sentire quello che è stato scritto – dice – sembra che qui dentro siano stupidi», riferendosi alla circostanza del furto delle carte contenenti le intercettazioni poi pubblicate da ‘Repubblica’ e ‘Il Giornale’. Circostanza per la quale la procura di Trani indaga su due giornalisti di Repubblica, Francesco Viviano, per furto e pubblicazione di atti segreti, Giuliano Foschini per ricettazione.

«Qui mancano cautele – aggiunge il gip Oliveri Del Castillo – e chiudere le porte serve a poco se in giro ci sono chiavi che possono aprirle». Alla domanda se accetterebbe di occuparsi di eventuali richieste a carico dei due indagati, il gip ha risposto di trovare «interessante il quesito», lasciando intendere che al momento non ve ne sono.

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