Regionali, Bonino: “Abbiamo assestato un colpo, ma è presto per cantare vittoria”

Pubblicato il 3 Marzo 2010 - 10:36 OLTRE 6 MESI FA

«Ci battiamo da anni contro regolamenti elettorali burocratici a livello demenziale e antistorici, ma non mi si chieda ora solidarietà per sanare violazioni pacchiane di leggi che nessuno, a parte noi, ha combattuto finora». La candidata alla presidenza del Lazio per il centrosinistra Emma Bonino commenta così i problemi del Pdl con le liste per le regionali.

«Certo non mi rallegro – ha detto in un’intervista alla Stampa – dell’assenza della principale lista opposta alla mia, così come non mi rallegro dell’assenza delle altre nostre liste escluse in tutta Italia». «Sulla lista del Pdl – ha aggiunto – è diverso, perché semplicemente non c’é e non so cosa si inventeranno».

L’esponente radicale ha poi respinto le accuse di chi sostiene che quanto sta accadendo sia un attacco mirato per non far giocare l’avversario: «Per me invece è un insieme di sciatteria, di senso di impunità e probabilmente una lite di fondo sui candidati fino all’ultimo».

Per cantare vittoria, comunque, è presto. «E’ vero che abbiamo assestato un colpo – ha affermato – ma sono abituata a vedere di tutto in questo paese. Vado avanti con determinazione ma so che c’é da aspettarsi ancora molte cose, come insegna il caso Berlusconi in Sardegna». Tuttavia, «é indubbio che c’é molta confusione e delusione nel Pdl, il partito del fare si riduce al partito del fare male».

Sui rapporti dei radicali con il Partito Democratico, ha concluso Bonino, «Bersani si è dimostrato il più lucido. Ora c’é un rispetto maggiore del Pd verso di noi di quanto non vi fosse con la gestione Veltroni o Franceschini».