Rimborsi ai partiti: ultima tranche di luglio ridotta del 33%

Pubblicato il 7 Maggio 2012 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 7 MAG – L’ultima tranche dei rimborsi che devono ancora essere erogati ai partiti verra’ ridotta del 33%. E’ la proposta dei relatori Gianclaudio Bressa (Pd) e Peppino Calderisi (Pdl) contenuta nel testo ‘Abc’ appena depositato in Commissione Affari costituzionali sul finanziamento dei partiti e il controllo dei bilanci.

Con quattro giorni e due ore di ritardo Bressa e Calderisi hanno depositato il testo che, secondo loro ”rivoluzionera’ il sistema del finanziamento pubblico dei partiti”. Nel provvedimento i contributi pubblici per le spese sostenute da partiti e movimenti politici saranno ridotti a 91 milioni di euro l’anno. Di questi il 70%, cioe’ 63.700.000 euro sara’ corrisposto come rimborso delle spese elettorali e contributo per l’attivita’ politica. Il restante 30%, cioe’ 27.300.000 sara’ erogato a titolo di ”co-finanziamento”.

Il fondo per il rimborso delle spese elettorali potrà essere erogato solo a quei partiti o movimenti politici che avranno ottenuto almeno un rappresentante eletto. E’ quanto prevede il testo ‘Abc’ su finanziamento partiti e controlli appena depositato dai relatori Bressa (Pd) e Calderisi (Pdl). Per quanto riguarda il Senato, il rimborso sara’ ripartito su base regionale e quindi sara’ suddiviso tra le regioni in proporzione alla rispettiva popolazione.

La quota spettante a ciascuna regione sara’ ripartita tra partiti, movimenti e gruppi di candidati, in proporzione ai voti conseguiti in ambito regionale ”a condizione che abbiano ottenuto almeno un candidato eletto nella Regione”. Possono partecipare alla ripartizione di questo fondo anche i candidati eletti non collegati pero’ ad alcun gruppo.    Per quanto riguarda la Camera dei deputati, il rimborso delle spese elettorali sara’ ripartito, in proporzione ai voti conseguiti, tra i partiti e i movimenti politici che abbiano ottenuto almeno un candidato eletto.

Chi darà denaro a partiti e movimenti che abbiano almeno un rappresentante eletto alla Camera, o al Senato, o al Parlamento Europeo o a un Consiglio regionale per importi fino a 10.000 euro, potra’ avere una detrazione fiscale pari al 38%. Queste donazioni dovranno essere effettuate comunque solo attraverso versamento bancario o postale.

Il governo dovrà adottare, entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del testo ‘Abc’ sul finanziamento dei partiti e il controllo dei bilanci, un decreto legislativo che contenga un testo unico in materia. Cioe’ dovra’ fare ordine in materia di rimborsi ed ‘erogazioni liberali’. Lo prevede il testo appena depositato in commissione Affari Costituzionali della Camera dai relatori Bressa e Calderisi sui rimborsi.     Nel testo unico dovranno essere contenute tutte le disposizioni sia in materia di contributi a candidati e partiti, sia in materia di rimborsi spese per elezioni e referendum.  Il governo dovra’ adottare anche un decreto legislativo per armonizzare le detrazioni fiscali: non solo quelle per partiti e movimenti, ma anche per le onlus.