Rom, ebrei italiani: “Censimento Salvini rievoca leggi razziali”. Critici anche Di Maio e Conte

di redazione blitz
Pubblicato il 19 Giugno 2018 - 00:55 OLTRE 6 MESI FA
Matteo salvini

Matteo Salvini (Ansa)

ROMA  – “L’annuncio del ministro dell’Interno Matteo Salvini di un possibile censimento della popolazione rom in Italia preoccupa e risveglia ricordi di leggi e misure razziste di appena 80 anni fa e tristemente sempre più dimenticate”.

Ad affermarlo App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] in una nota è Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. “Non c’è ricerca del consenso, non c’è ansia di ordine pubblico che giustifichi la proposta inquietante di enucleare specifiche categorie sociali di cittadini, di censirli e di sottoporli a speciali politiche di sicurezza solo a loro riservate” .

“La sicurezza – afferma ancora la nota della giunta dell’Ucei – è la sicurezza di tutti e per tutti, il rispetto dell’ordine pubblico riguarda tutti i cittadini, ogni eventuale violazione di legge mette in gioco le nostre responsabilità in quanto cittadini, e non certo in quanto Rom o in quanto appartenenti ad altra minoranza, tutte facenti parte del nostro tessuto sociale”.

Salvini, parlando a TeleLombardia, aveva detto che “al Ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos”.

Salvini ha parlato di “una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti”, ossia “rifacendo quello che fu definito il censimento, facciamo un’anagrafe”. Per il ministro dell’Interno, gli stranieri irregolari andranno “espulsi” con accordi fra Stati, ma “i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa”.

Dopo le sue frasi, critiche sono arrivate anche da Luigi Di Maio che gli ha chiesto di pensare prima agli italiani che non possono mangiare, e dal premier Giuseppe Conte impegnato dalla Merkel a Berlino. Quest’ultimo, stando a quanto scrive Il Corriere della Sera, avrebbe chiamato il leader leghista per un chiarimento.

Le parole del leader del Carroccio hanno ovviamente spaventato l’Associazione che tutela i diritti di comunità come rom e sinti. Dura la replica dell’Associazione nomadi: “Il ministro dell’Interno sembra non sapere che in Italia un censimento su base etnica non è consentito dalla legge”, afferma Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio che si occupa della tutela dei diritti di comunità come rom e sinti.

“Inoltre esistono già dati e numeri su chi vive negli insediamenti formali e informali – continua Stasolla – e i pochi rom irregolari sono apolidi di fatto, quindi inespellibili. Ricordiamo anche che i rom italiani sono presenti nel nostro Paese dal almeno mezzo secolo e a volte sono ‘più italiani’ di tanti nostri concittadini”.

Per il Pd, la proposta di Salvini “è aberrante”.

La proposta di Salvini di un censimento sui Rom “è aberrante”. A dirlo è stato il segretario reggente del Pd Maurizio Martina: “E’ l’ultimo atto di una escalation di messaggi pericolosi e inaccettabili – ha aggiunto Martina -. Credo ci si debba fermare, perché non è possibile che un grande Paese europeo come l’Italia viva ogni giorno l’ennesima provocazione che non aiuta a risolvere nessun problema ma alimenta invece una spirale di propaganda per me molto pericolosa”.

E su Twitter l’ex premier Paolo Gentiloni ha replicato così al ministro dell’Interno: “Ieri i rifugiati, oggi i Rom, domani le pistole per tutti. Quanto è faticoso essere cattivo”.

In serata la precisazione di Matteo Salvini.

Poi in serata Matteo Salvini ha parlato di nuovo precisando di aver parlato per tutelare i bambini: “Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno, nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom. Intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza”. Ed ha poi sottolineato: “vogliamo anche controllare come vengono spesi i milioni di euro che arrivano dai fondi europei”.

Il chiarimento è stato applaudito da Di Maio: “Su schedatura dei rom bene smentita di Salvini, Bisogna occuparsi prima degli italiani che non possono mangiare”.