Rosa Russo Iervolino muore a 86 anni: fu sindaco di Napoli per dieci anni e prima donna al ministero degli Interni

Rosa Russo Iervolino muore a 86 anni. Fu sindaco di Napoli per dieci anni e prima donna al ministero degli Interni. Nei dieci anni che rimase in carica come sindaco fece approvare il nuovo piano regolatore generale, il nuovo sistema delle metropolitane e la riforma del decentramento. Venne però criticata nel 2008 sulla questione della gestione del sistema dei rifiuti.

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2022 - 10:06 OLTRE 6 MESI FA
rosa russo iervolino ansa

Rosa Russo Iervolino muore aa 86 anni: fu sindaco di Napoli per dieci anni e prima donna al ministero degli Interni (foto Ansa)

Rosa Russo Iervolino è morta. Fu sindaco di Napoli dal 2001 al 2011 e prima donna a capo del Viminale. Il prossimo 17 settembre avrebbe compiuto 86 anni.

Clicca qui per leggere la smentita: Rosa Russo Iervolino è viva.

Ministro dell’Interno nel governo D’Alema

 La Iervolino è stata parlamentare dal 1979 al 2001 tra la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Ha ricoperto vari incarichi: ministro per gli affari sociali dal 1987 al 1992 (famosa fu la legge che porta il suo nome e che stabiliva che l’uso personale di droga, sia “leggera” che “pesante”, fosse un illecito ndr), ministro della pubblica istruzione dal 1992 al 1994 e ministro dell’interno nel primo governo D’Alema. La sua carriera politica era iniziata con la Democrazia Cristiana.

Laureata in giurisprudenza, era cugina del filosofo e politico Domenico Jervolino. Si era sposata il 26 ottobre 1964 con il medico Vincenzo Russo ed era poi rimasta vedova a soli 50 anni.  Aldo Moro fu il suo testimone di nozze. Dall’unione con Vincenzo Russo sono nati tre figli: Michele, Maria Cristina e Francesca. 

Rosa Russo Iervolino sindaco di Napoli

Nei dieci anni che rimase in carica come sindaco di Napoli, fece approvare il nuovo piano regolatore generale, il nuovo sistema delle metropolitane, la riforma del decentramento. Scelse di difendere la gestione pubblica dell’acqua schierandosi personalmente a favore del  referendum contro la privatizzazione.

A seguito alla chiusura di alcune discariche, venne criticata nel 2008 sulla questione della gestione del sistema dei rifiuti. Lasciato l’incarico di sindaco di Napoli, la Iervolino era tornata a vivere a Roma.