ROSIGNANO (LIVORNO) – Hanno percepito gettoni di presenza in consiglio comunale troppo alti per quattro anni. Ora, dovranno restituire al Comune una somma pari a 60.000 euro. Accade a Rosignano, paese di 39.000 abitanti sulla costa livornese. E' stata una sentenza della Corte dei Conti, come riferisce oggi Il Tirreno, a stabilire la ''restituzione''.
Il periodo ''incriminato'' va dal 2008 al 2012 e ci sono consiglieri che dovranno restituire fino a 2.000 euro. La questione e' burocratica e piuttosto complicata. Nel 2001, sulla base del Testo unico degli enti locali (Tuel), il consiglio comunale di Rosignano aveva deliberato l'aumento del gettone di presenza da 70 a 100 mila delle vecchie lire.
''Nel 2006 – spiega l'assessore alle finanze Gennaro Tudisco – la finanziaria indica l'abbattimento dell'indennita' dei consiglieri del 10%, seguita nel 2008 da una nuova norma che in pratica andava a ridurre di un ulteriore 10% i compensi, abrogando quelli concessi da quell'articolo della Tuel''.
L'errore scaturisce probabilmente da un'interpretazione della base su cui calcolare l'abrogazione: quel 10% in meno, in sostanza, andava conteggiato prendendo come base il gettone di presenza precedente all'aumento deciso dal consiglio comunale nel 2001 e non quello del 2006. Come invece ha fatto Rosignano.