Caso Ruby, Gip: “Fatti a carico di Berlusconi dimostrati dalle prove”

Pubblicato il 15 Febbraio 2011 - 17:51 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

MILANO – Il gip di Milano Cristina Di Censo nel decreto con cui ha disposto il giudizio immediato per Silvio Berlusconi, spiega, a quanto si è appreso dall’Ansa, che dalle fonti di prova, i fatti storici a carico del premier, cioè le accuse, sono dimostrati.

Nelle ultime 15 pagine del suo provvedimento (costituito da circa 30 pagine in totale) il gip elenca le fonti di prova a carico del premier, che i pm milanesi hanno inserito negli atti della richiesta di processo inoltrata al giudice mercoledi’ scorso. Nella prima parte del provvedimento, dopo la spiegazione delle due imputazioni (concussione e prostituzione minorile), il giudice, da quanto si e’ saputo, affronta la questione della piena legittimita’ del rito immediato dal punto di vista costituzionale e dell’ordinamento giuridico. Poi la parte sulla competenza della Procura di Milano ad indagare, poiché il premier, stando al provvedimento del gip, avrebbe esercitato pressioni sulla Questura per il ‘rilascio’ di Ruby, abusando della sua qualità e non della sua funzione di primo ministro.

Nella parte successiva, il giudice, invece, chiarisce che anche per il reato di prostituzione minorile si puo’ disporre il processo immediato, perche’ in questo caso il reato piu’ grave, la concussione, ‘attrae’ anche il secondo. E il rito immediato poi, spiega ancora il giudice, non limita il diritto di difesa dell’imputato. Piu’ avanti nelle motivazioni il gip fa riferimento anche alla prova della fondatezza delle accuse che e’ stata raggiunta, sottolineando pero’ che va distinta dalla prova della responsabilita’ su cui decidera’ il Tribunale. E proprio in questa parte, il magistrato chiarisce che dalle fonti di prova emerge che i fatti a carico del premier sono dimostrati. Inoltre, nel provvedimento si spiega che sussistono tutti e tre i presupposti previsti per il rito immediato: l’evidenza della prova, un tempo di indagine inferiore ai 3 mesi e la convocazione per l’interrogatorio dell’indagato. Infine, le ultime pagine dedicate all’elenco delle fonti di prova.

Nella parte del suo provvedimento in cui parla dell’evidenza delle prove, il gip di Milano Cristina Di censo spiega che l’evidenza probatoria si riferisce non alla prova della responsabilità a carico di Silvio Berlusconi, ma alla prova della fondatezza delle accuse contestate al premier. In sostanza, il gip spiega che c’è una prova della fondatezza delle accuse tale da poter sostenere le stesse in un giudizio di fronte a un tribunale, che dovrà poi decidere sulla responsabilità penale del capo del Governo.

Il gip nel provvedimento ha anche affrontato la questione della ‘competenza funzionale’ del reato, spiegando che il presidente del Consiglio avrebbe commesso la concussione abusando della sua qualità di premier e non abusando delle funzioni di primo ministro. Da qui, secondo il gip, che cita a supporto anche due sentenze della Cassazione, c’è la competenza ad indagare da parte della Procura di Milano. Se il reato infatti fosse stato commesso con abuso delle funzioni di primo ministro sarebbe stato di competenza del tribunale dei Ministri.