Ruby, nuovi atti. Maria Makdoum racconta: “C’erano macchine della polizia”

Pubblicato il 26 Gennaio 2011 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  ”Nel giugno del 2010 Lele Mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad Arcore presso la residenza del presidente del Consiglio e se sapevo ballare la danza del ventre e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferi’ a casa sua da giugno ad agosto. Mi sono recata ad Arcore a luglio. Alla partenza da viale Monza c’erano altre ragazze. Prima di arrivare ad Arcore si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di Stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante”.

Ad affermarlo è ‘ Maria Makdoum in un verbale del 15/1/2011 contenuto negli atti trasmessi dalla Procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera sul caso Ruby.  Maria Makdoum compare anche nella prima tranche delle intercettazioni. Si tratta della ragazza citata dall’ex prefetto Carlo Ferrigno. Questi, parlando al telefono con suo figlio, ricorda come la Makdoum gli descrisse la serata di Arcore: “Perchè è mezza araba e lo sa fare (la danza del ventre, ndr) , e sono rimasti a guardarla, poi alle due di notte, due e mezza di notte, praticamente questo sai che faceva? Facevano le orge lì dentro, non con droga, non mi risulta, capito? E facevano quel lavoro lì. Facevano le orge, bevevano tutte mezze discinte, mezze così e poi lui è rimasto condue o tre di queste… le altre. Lei è rientrata”.