Scontro in tv. D’Alema a Sallusti: “Vai a farti fottere”

Pubblicato il 4 Maggio 2010 - 22:43| Aggiornato il 5 Maggio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Massimo D’Alema sbotta contro il vicedirettore del Giornale, Alessandro Sallusti e lo manda “a farsi fottere”. Teatro dello scontro senza esclusione di espressioni ‘colorite’ è stata la trasmissione tv ‘Ballarò’ e al centro del dibattito c’erano le dimissioni del ministro Scajola.

Sallusti ha accusato D’Alema di “moralismo” facendo poi un paragone tra la vicenda di Scajola e la cosiddetta “affittopoli” dei primi anni ’90, quando alcuni politici, tra cui lo stesso D’Alema, furono criticati perché abitavano in affitto in case di enti previdenziali pagando l’equo canone.

“L’accostamento è del tutto improprio – ha detto D’Alema con voce alterata – io come migliaia di persone pagavo ciò che era previsto dalla legge, e non troppo poco”. Sallusti ha replicato ricordando che però D’Alema lasciò la casa dell’ente che aveva in affitto.

“Vada a farsi fottere – ha gridato il presidente del Copasir – lei è un bugiardo e un mascalzone”. E al giornalista che insisteva D’Alema ha replicato: “é stato fatto un accostamento che non c’entra nulla. Io ero in affitto, non ero né ministro né capo di governo, ero in un ente previdenziale pubblico e pagavo l’equo canone previsto dalla legge”.

Nel crescente battibecco, con le voci dei due protagonisti che si accavallavano, D’Alema ha proseguito: “quando uscì la questione che i politici non potevano restare, e io non pagavo con i soldi che mi dava uno speculatore amico mio, io la lasciai. Io ebbi gratuitamente la sensibilità di lasciare la casa”. Sallusti ha però rintuzzato: “anche Scajola ha lasciato il suo posto senza essere indagato”.

A questo punto D’Alema ha ulteriormente alzato il tono della voce: “Capisco che la mandano qui a fare il difensore d’ufficio del governo. Le daranno un premio, lei si guadagna lo stipendio dicendo mascalzonate, la pagheranno mandandogli signorine”. “Le signorine – ha replicato Sallusti – le usavano i suoi uomini in Puglia”.