Scuole chiuse anche in Sicilia. La Regione: rinviata la riapertura di tre giorni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Gennaio 2022 - 14:14 OLTRE 6 MESI FA
Scuole chiuse anche in Sicilia. La Regione: rinviata la riapertura di tre giorni

Scuole chiuse anche in Sicilia. La Regione: rinviata la riapertura di tre giorni (foto Ansa)

Alla Campania ora si aggiunge anche la Sicilia. Il governo regionale siciliano, infatti, ha deciso che rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni in Sicilia per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid. E’ quanto emerge dalla task force regionale riunitasi, alla presenza degli assessori regionali alla salute Ruggero Razza e all’istruzione Roberto Lagalla, che si è conclusa da poco. Mercoledì prossimo è prevista un’altra riunione della task force.  Ora resta da capire cosa deciderà di fare il Governo nazionale nelle prossime ore.

Scuole chiuse in Campania. De Luca: “Non ci sono le condizioni minime di sicurezza”. Il Governo pronto a impugnare l’ordinanza

Scuole chiuse o no? Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca chiude le scuole e ora il Governo è pronto ad impugnare la sua ordinanza.

Ma andiamo con ordine. De Luca ha deciso di chiudere non solo le scuole elementari e medie, ma anche di nidi e scuole per l’infanzia davanti all’aumento dei contagi Covid.

L’ordinanza di De Luca

L’ordinanza firmata da De Luca prevede fino al 29 gennaio “la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera) e dell’attività scolastica e didattica in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado”.

Secondo De Luca “non ci sono le condizioni minime di sicurezza e la possibilità di offrire collaborazione adeguata alle autorità scolastiche da parte delle autorità sanitarie, che sono alle prese con decine di migliaia di contagi. Le Asl dovrebbero fare in media 3mila tamponi al giorno per accompagnare le autorità scolastiche nel controllo del contagio nelle scuole. Non è possibile, per il livello di personale che abbiamo, perché dovremmo perdere una settimana di tempo per dare i risultati. Come si fa a immaginare di andare avanti così? E tuttavia siamo il Paese del fare finta, l’importante è prendere le decisioni a Roma”.

La risposta del Governo

Il Governo è pronto ad impugnare la decisione del governatore campano con un passaggio nel prossimo consiglio dei ministri. “Il governo ha scelto di tutelare il più possibile la scuola, come presidio fondamentale per la nostra comunità. E quindi l’indirizzo è e resta: scuola in presenza e in sicurezza”, dice il ministro della Salute Roberto Speranza. “Non vogliamo che siano i più piccoli, i nostri figli, a pagare il prezzo di questa nuova fase epidemica”.