Tetto agli stipendi, Renzi: “Opposizione con i privilegiati di Camera e Senato”

Tetto agli stipendi, Renzi: "Opposizione con i privilegiati di Camera e Senato"
Tetto agli stipendi, Renzi: “Opposizione con i privilegiati di Camera e Senato”

ROMA – “Non mi stupiscono i privilegiati che contestano la norma sul tetto di 240 mila di euro, mi stupiscono le opposizioni che si schierano con loro. Ma dove vivono”. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, commentando la polemica sul tetto degli stipendi dei dipendenti delle Camere.

Il taglio a cui il presidente Renzi fa riferimento è il tetto deciso da Camera e Senato per i proprio dipendenti: quello più alto, ad esempio per i Consiglieri, non dovrà superare i 240mila euro netti l’anno. Chi oggi lo supera vedrà rimodulato il suo stipendio, al ribasso, nell’arco di 3 anni. Ancora da definire le fasce intermedie, ovvero quelle figure professionali che ad oggi guadagnano meno di questa soglia. La scelta ha fatto subito protestare le organizzazioni sindacali:

“Le OO.SS. del Senato, dopo aver chiesto invano, unitamente a quelle della Camera dei deputati, di essere ascoltate dai rispettivi Organi collegiali di Presidenza onde scongiurare l’illegittimità e l’incostituzionalità delle misure di taglio stipendiale a danno dei dipendenti delle Amministrazioni parlamentari, hanno rilevato unitariamente nel corso della riunione odierna congiunta dei due Organismi preposti alle questioni del personale che una scelta come quella illustrata è quanto di più lontano dall’equità si possa immaginare perché usando strumentalmente il tema della crisi riduce i dipendenti degli Organi costituzionali e del Parlamento in particolare, a capri espiatori, utili da sacrificare per scopi politici”.

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