Torino: “Un tricolore ad ogni balcone”, ma la Lega si astiene

Una bandiera tricolore su ogni balcone di Torino e non soltanto negli edifici pubblici: lo prevede la mozione approvata oggi dal consiglio comunale senza i voti della Lega Nord, che si è astenuta. L’iniziativa, voluta nel quadro dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, è stata approvata dai consiglieri con l’eccezione dei due rappresentanti leghisti, Mario Brescia (capogruppo) e Antonello Angeleri. ”Ci stupisce davvero – spiega Brescia – che dopo 150 anni di unità sia necessaria una mozione per far esporre una bandiera. Forse vuol dire che in tutto questo tempo l’unità non ha funzionato benissimo o che ancora oggi tale sentimento non è del tutto condiviso, a nord come a sud”.

Angeleri sottolinea inoltre che la mozione sarebbe stata appoggiata se fosse stata completata con la richiesta di esporre anche il vessillo della Regione Piemonte, ”da cui è partita l’Unita’ d’Italia”. ”Sono sbigottito – aggiunge Angeleri – dal livello di una certa politica che non ha remore a strumentalizzare qualsiasi cosa pur di provare a mettere in difficoltà l’avversario”. Il consigliere, tra l’altro, fa riferimento a quanto avvenuto in Consiglio regionale, dove, a dicembre, si è deciso di far suonare l’inno di Mameli all’inizio di ogni seduta. ”La bandiera – chiosa Brescia – è una cosa seria. Non deve essere usata per coprire le pecche o per nascondere il debito del Comune. E’ un fatto di cultura nazionale, che altre nazioni hanno, e che una mozione del comune di Torino non cambierà”.

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