“Dialogo con Udc, Di Pietro e Grillo”. Ma Vendola fa anche autocritica: “Non capimmo il berlusconismo”

Pubblicato il 22 Ottobre 2010 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA

Autocritica, apertura al centro, auspicio di dialogo con Di Pietro e Grillo. Sono stati questi gli ingredienti principali del discorso tenuto da Nichi Vendola al congresso di Sinistra Ecologia e Libertà a Firenze.

Il governatore pugliese è riuscito persino a strappare un applauso alla platea nel passaggio dove, senza mezzi termini, ha detto che occorre ”interloquire con il centro”, e ha salutaro ”l’amico” Enzo Carra che rappresentava l’Udc a Firenze. Lo hanno applaudito i delegati, lo ha applaudito Fausto Bertinotti, seduto in prima fila. Lo ha applaudito il sindaco di Firenze Matteo Renzi, seduto proprio accanto a Bertinotti, anche quando Vendola non ha lesinato critiche al Pd.

Poi c’è stato il momento dell’autocritica: “Quanti errori nella lettura del berlusconismo…”: “Non ci siamo accorti che Berlusconi ha cominciato a vincere dieci prima che la politica si occupasse di lui”. Secondo Vendola il cosiddetto “berlusconismo” ha cominciato a vincere “quando la scuola pubblica ha cominciato a perdere” e “quando le tv hanno vinto”.

Quindi l’invito a Idv e Movimento a 5 Stelle: “La sinistra si è smarrita per paura di perdere. Noi abbiamo bisogno, invece, di confrontarci con tutti i soggetti del centrosinistra, anche con l’Idv, dobbiamo parlare ai compagni della Federazione della sinistra, dobbiamo parlare a Grillo e ai grillini”.

Parole agrodolci per il Partito Democratico: “Le primarie non sono un gioco di società. La sinistra ha bisogno di una alleanza innovativa che assuma le primarie non come un gioco di società ma come uno strumento di dissequestro della politica”, che deve ritornare ad essere considerata “bene pubblico”.

Infine, parlando della crisi economica, Vendola ha attaccato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, definito “un fustigatore di banche e un affamatore del popolo”.