Vinyls, sciopero sospeso per motivi di salute. 43 senatori Pd presentano interpellanza urgente

Pubblicato il 15 Febbraio 2011 - 20:33| Aggiornato il 21 Febbraio 2011 OLTRE 6 MESI FA

VENEZIA – Hanno sospeso lo sciopero della fame, per motivi precauzionali di salute, i due operai della Vinyls, un uomo ed una donna, che si alternano con altri colleghi a 150 metri d’altezza di una torre del petrolchimico di Marghera (Venezia).

La protesta, comunque, prosegue nel tentativo di vedere chiuso il prima possibile l’accordo Eni Fondo Gita. Sul fronte sindacale si susseguono, intanto, incontri e i chimici della Cisl, in una riunione, hanno insistito affinche’ si arrivi alla firma del preliminare di intesa tra Eni e Gita, per la cessione degli assets a monte della chimica del cloro entro una decina di giorni.

”Un’operazione che va condotta – rilevano i chimici della Cisl – anche dando piene garanzie e tutele a quei lavoratori che dovranno cambiare casacca, uniformando le risposte e le soluzioni per tutti, evitando differenze inutili tra i dipendenti di Assemini e Porto Marghera, che rischierebbero solo di creare confusione”.

Nel frattempo, con i lavoratori in agitazione si schierano 43 senatori del Partito Democratico che presentano un’interpellanza urgente ai ministri del lavoro Maurizio Sacconi e dello Sviluppo Economico Paolo Romani. “Questo governo  – scrivono i senatori – vuol favorire la sottoscrizione dell’accordo definitivo tra Eni e Gita e garantire così la continuità produttiva di tutti gli impianti della Vinyls? Quali iniziative adotterà, e al più presto, per fornire una risposta adeguata e certa alle vicende che riguardano gli stabilimenti produttivi della società Vinyls, di Porto Torres, Ravenna e Porto Marghera?”. L’interpellanza, su  iniziativa del senatore Vidmer Mercatali, è rivolta anche al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

“Prima firmataria dell’interpellanza – spiega Mercatali – è la presidente del Pd al Senato Anna Finocchiaro. Ben 43 senatori chiedono al Governo di rispondere con urgenza su una vertenza che si trascina da troppo tempo ed è divenuta ormai più che urgente. Spero che questa iniziativa aiuti a risolvere una questione che è fondamentale per il distretto industriale di Ravenna e per la chimica nel Paese intero. Se l’Italia non vuole perdere un altro settore industriale è bene che il governo si attivi con urgenza e dimostri che ha a cuore i problemi del Paese”.

Nell’interrogazione si ricorda che vi è stata “una sottovalutazione da parte del Governo dello stato di crisi degli stabilimenti della Vinyls poichè non ha favorito una soluzione positiva della vicenda e ora il Paese rischia di perdere un’altra fondamentale filiera produttiva per l’industria italiana”. Per i 43 senatori del Pd, quindi, “occorre intervenire nei confronti di Eni e di Gita per arrivare alla tanto auspicata firma dell’accordo preliminare e al mantenimento delle tempistiche dell’accordo definitivo con i Commissari di Vinyls allo scopo di rimettere in funzione gli impianti produttivi di Porto Torres, Ravenna e Porto Marghera. L’urgenza dell’intervento del Governo è ancor più pressante dal momento che la protesta dei lavoratori si è incanalata verso forme di lotta che possono recare pregiudizio all’incolumità degli stessi lavoratori. Il salvataggio del ciclo produttivo con un accordo serio – spiegano i senatori del Pd – consentirebbe di realizzare e attuare investimenti indispensabili per migliorare la produzione, la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini ma soprattutto consentirebbe al nostro paese di rimanere ‘in campo’ sulla filiera industriale del cloro, tassello fondamentale dell’industria chimica”.