Virginia Raggi: "Paolo Berdini pensi a lavorare, la pazienza ha un limite" Virginia Raggi: "Paolo Berdini pensi a lavorare, la pazienza ha un limite"

Virginia Raggi: “Paolo Berdini pensi a lavorare, la pazienza ha un limite”

ROMA – La pazienza ha un limite e quella del sindaco di Roma, Virginia Raggi, è quasi finita. L’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini ha parlato fin troppo e ora il sindaco del Movimento 5 stelle è stanco. D’altronde le parole di Berdini non sono lusinghiere, passando da una “Raggi impreparata” alla presunta relazione tra il sindaco M5s e Salvatore Romeo, che le aveva intestato una polizza “a sua insaputa”. La Raggi non ha più fiducia nel suo collaboratore e assessore e lo dice chiaramente: “Non so dove trovi il tempo di parlare, c’è tanto lavoro da fare. E la pazienza ha un limite”.

Da quando è scoppiato il caso Berdini, per le dichiarazioni e le interviste rilasciate dall’assessore capitolino alla stampa, la bufera su Virginia Raggi si abbatte ancora più violenta. Non bastavano i problemi sorti con Raffaele Marra e Salvatore Romeo, ora anche il suo assessore l’attacca e il sindaco di Roma risponde:

“Continuo a leggere interviste e dichiarazioni. Sinceramente non so dove trovi il tempo. C’è da lavorare e da lavorare tanto, noi lavoriamo anche fino a notte fonda. Lui sa bene che ci sono dei dossier da portare avanti e per senso di responsabilità nei confronti di Roma e dei cittadini dovrebbe farlo. Poi vi dico, la pazienza delle persone ha un limite… “.

Intanto Berdini intervistato anche dal Fatto Quotidiano il 13 febbraio si dice “vittima di un accanimento mediatico senza precedenti” e continua a professare la sua fedeltà a Virginia Raggi, dicendo di essere pronto a difendere la legalità insieme a lei:

“Sono di fronte a un accanimento mediatico senza precedenti. E c’è un perché: la posta in gioco è alta e si chiama Stadio di Tor di Valle. Insieme a una complessiva azione di rientro nella legalità che la giunta Raggi, seppur tra incertezze e inadeguatezze, ha portato avanti finora. Stadio che è la più imponente speculazione immobiliare del momento in Europa. Per mesi sono stato l’assessore ‘contro’, anche nella riunione che si è tenuta martedì 7 febbraio nel mio assessorato. Che non si è conclusa come i fautori del progetto speravano. Il giorno seguente, guarda caso, viene pubblicata un”intervista truffa’. Con una sapiente regia delle uscite un quotidiano pubblica prima una conversazione, poi una registrazione audio e infine un altro stralcio di quell’audio. Tutto riferito a fatti risalenti non al giorno prima, ma addirittura a venerdì 3 febbraio”.

L’assessore all’Urbanistica ha poi dichiarato che c’è qualcuno che vuole farlo fuori e che l’intervista è stata ottenuta con una registrazione illegale:

“Quel venerdì un ragazzo mi si è presentato nella sala della conferenza come un militante Cinquestelle e abbiamo parlato a lungo di alcune questioni romane. Solo dopo, all’esterno, sono caduto nella trappola con una registrazione illegale. È evidente che vogliono farmi fuori”.

Parlando della sua posizione, è poi tornato a parlare dello Stadio di Tor di Valle:

“Oggi il M5S, se vuole, ha la grande opportunità di continuare l’azione fin qui intrapresa per far cambiare passo a Roma. Lo stadio di Tor di Valle è il banco di prova per fermare blocchi di potere che da sempre difendono la speculazione fondiaria e finanziaria a scapito dei diritti dei cittadini. Se la Raggi vuole fare questa battaglia mi troverà al suo fianco. In caso contrario, le mie dimissioni sono già sul suo tavolo”.

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