Zaia: “Roma ladrona? Non è sempre così”

Luca Zaia, candidato alla presidenza della Regione Veneto, corregge il tiro sul concetto di “Roma ladrona”, caro alla Lega dei primi tempi
Il ministro per le politiche agricole Luca Zaia

Il ministro delle politiche agricole Luca Zaia, candidato alla presidenza della Regione Veneto, corregge il tiro sul concetto di “Roma ladrona”, caro alla Lega dei primi tempi.

Lo ha detto rispondendo ieri sera, 21 gennaio, a una domanda nel corso della registrazione di una trasmissione di Antenna Tre Nordest. «Roma – ha detto – è una macchina infernale con un gran dispendio. Ci sono economie di scala che non si fanno, enti inutili, infrastrutture che non servono. Ma questo governo – ha concluso – sta facendo molto per smaltire il peso di inutili zavorre».

«Il prossimo governo regionale sarà sicuramente il governo del nucleare, nel senso che il problema lo dovremo affrontare», ha aggiunto Zaia: «Valuteremo i dossier, anche se per questo Veneto molto antropizzato vedo il percorso un po’ stretto. Noi abbiamo dato già moltissimo in termini di discariche per i rifiuti da tutta Italia».

Zaia ha poi annunciato il suo slogan per la campagna elettorale: «Sarà “Prima il Veneto”. Significa che il cittadino veneto viene prima di tutti: lo dice la Costituzione, i cittadini dei territori sono i primi a dover avere i diritti. Parlo di veneti doc ma anche chi ha acquisito la cittadinanza».

Quanto agli stranieri, Zaia ha detto che «non sono un problema in quanto a loro dobbiamo il 5% del Pil, ma diventano un problema se fanno i delinquenti. Si può essere clandestini per bene, ma non si è comunque nella legalità. Il confine nazionale dev’essere comunque riconosciuto e permettere la clandestinità significa non riconoscere più i confini».

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