Berlusconi riceve più volte a Roma “l’amico” Muammar Gheddafi: le foto

Pubblicato il 22 Febbraio 2011 - 15:53 OLTRE 6 MESI FA

Sull’amicizia tra Gheddafi e Silvio Berlusconi si è detto molto in queste ore. Nel web impazza anche un video in cui il premier italiano bacia il colonello sulla mano.

L’amicizia tra i due leader è finita anche in un rapporto di Wikileaks, in cui si legge che Berlusconi ”quasi svenne” nel giugno del 2009 mentre attendeva a Ciampino l’arrivo di Muammar Gheddafi. Il premier italiano, che pativa in quei giorni un fastidioso torcicollo, fu ”costretto a due iniezioni di cortisone” per andare a ricevere il leader libico, che altrimenti minacciava di annullare la visita, ma il dolore mentre aspettava ”lo fece quasi svenire”.

A raccontarlo è stato l’ambasciatore italiano a Tripoli, Francesco Trupiano. Il suo resoconto è stato poi pubblicato da Wikileaks. Si legge nel cable siglato dall’ambasciatore americano a Tripoli Gene A. Cretz :”L’ambasciatore italiano ha descritto la miriade di ‘incidenti ed imbarazzi’ nella prima storica visita di Gheddafi in Italia, riferendo del soggiorno romano del leader libico al diplomatico Usa e quelli europei. Berlusconi soffriva di un acuto mal di schiena (la cronaca ufficiale parlò di ‘torcicollo’, ndr) quel giorno e chiese una iniezione di cortisone per potersi vestire. Ma le cose non migliorarono, e allora gli italiani notificarono a Gheddafi, che in quel momento si trovava a bordo del suo aereo e sorvolava Roma, che il premier avrebbe potuto non esser presente all’aeroporto”. Ma i libici andarono su tutte le furie ”e minacciarono di cancellare la visita se Gheddafi non fosse stato accolto da Berlusconi o dal presidente Giorgio Napolitano”, si legge ancora nel file, datato 18 giugno 2009.

”A quel punto Berlusconi chiese e ottenne un’altra iniezione di cortisone, che gli consentì di arrivare all’aeroporto”, anche se “Trupiano riferì che diverse volte il premier è stato sul punto di ‘collapsed’ (svenire) per il forte dolore mentre aspettava”. Dopo il lungo elenco di “episodi estremamente imbarazzanti secondo gli italiani”, tra i quali gli americani notano la decisione di Gheddafi di “essere il solo uomo in una sala con 700 ragazze”, Cretz scrive che “gli italiani sono ovviamente sollevati dal fatto che la visita di Gheddafi, che ha fatto arrabbiare tanti romani per i disagi creati nella capitale, si sia conclusa”.

Blitz Quotidiano racconta del rapporto tra i due anche attraverso una serie di scatti. Si va dal secondo anniversario del Trattato di Amicizia italo-libico dello scorso agosto, la visita del leader libico in Italia del giugno del 2009 in cui il Rais venne accolto anche al Quirinale e a Palazzo Chigi: