La Corea del nord annuncia: rafforzeremo l’arsenale nucleare. Il regime coreano minaccia gli Stati Uniti

Pubblicato il 28 Giugno 2010 - 07:46 OLTRE 6 MESI FA

Il leader nordcoreano Kim Jong-il

La Corea del Nord rafforzerà il suo arsenale nucleare. Lo riferisce l’agenzia ufficiale Kcna, in un comunicato che suona come una risposta al presidente Usa, Barack Obama. Da Toronto il presidente degli Stati Uniti ha infatti detto di avere discusso «in modo molto franco» col presidente cinese Hu Jintao sul comportamento ”bellicoso” di Pyongyang, ”inaccettabile” per la comunita’ internazionale. L’annuncio sull’ulteriore rafforzamento dell’arsenale nucleare, con «un metodo nuovo» e non meglio specificato, ha lo scopo di contrastare quello che Pyongyang definisce «la politica ostile degli Stati Uniti e le minacce militari» verso la nazione comunista.

Un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano ha spiegato, in una nota, che documenti «declassificati di recente dimostrano che gli Stati Uniti avevano tramato attacchi nucleari» contro il Nord. «I dati storici dimostrano che la Corea del Nord aveva ragione quando ha deciso di reagire alle armi nucleari con un deterrente nucleare. I recenti e inquietanti sviluppi nella penisola coreana sottolineano la necessità che la Corea del Nord sostenga il suo deterrente nucleare con un nuovo metodo di sviluppo contro la persistente politica americana ostile e la sua minaccia militare verso la Corea del Nord».

Pyongyang ha un programma nucleare di armamenti, basato sul plutonio e uranio, ma il regime ha affermato a maggio di essere in grado di produrre una reazione di fusione nucleare in grado di sviluppare una bomba a idrogeno. Gli esperti hanno tuttavia definito l’annuncio come un bluff, osservando che la “commercializzazione” della tecnologia alla base della fusione nucleare richiede ancora decenni di sviluppo.

La Corea del Nord ha inoltre accusato gli Stati Uniti di aver portato armi pesanti nella zona demilitarizzata al confine con la Corea del Sud, e minaccia «pesanti misure militari» se non saranno ritirate velocemente. Il riferimento è alla Joint Security Area (JSA), spesso più nota come Truce Village. Il dispaccio dell’agenzia ufficiale del regime, la Kcna, riprende una relazione della missione del Nord presso il sito di Panmunjon secondo cui «le forze Usa hanno introdotto tali armi verso le ore 7.25 del 26 giugno». In Italia era mezzanotte e 25 in Italia. Il trasporto di armi pesanti «è una provocazione premeditata con lo scopo di innescare un grave conflitto militare». Gli Stati Uniti, continua il resoconto della Kcna, «devono ritirare tutte le armi già portate nella zona. Se non sarà soddisfatta la richiesta, l’esercito del Nord prenderà dure contromisure militari». Il sito di Panmunjom, sorvegliato congiuntamente sia dalle forze americane sotto la guida Onu sia dalla Corea del Nord, ha visto la firma della tregua nel 1953 che chiuse la Guerra di Corea del 1950-1953. L’avvertimento di Pyongyang è stato diffuso subito dopo la nota del ministero degli Esteri nordcoreano sulla volontà di rafforzare l’arsenale nucleare «in modo nuovo» per contrastare la politica ostile degli Usa e le minacce militari.