Nato, Gates fustiga gli europei. Ricchi ma restii a spendere per la difesa

Pubblicato il 11 Giugno 2011 - 16:09 OLTRE 6 MESI FA

Robert Gates

BRUXELLES, BELGIO – Il ministro uscente della difesa americano Robert Gates ha aspramente criticato i Paesi della Nato accusandoli di spendere poco nel settore difensivo e di non avere volontà politica, avvertendo che l’alleanza va incontro ”ad un futuro tetro, calamitoso e irrilevante” a meno che più membri contribuiscano con armamenti, fondi e personale combattente.

Nel suo discorso di addio tenuto a Bruxelles, Gates ha sfoderato un insolito e diretto avvertimento secondo cui gli Stati Uniti, tradizionali leader e protettori dell’alleanza, sono ormai esausti da dieci anni di guerra in Afghanistan e Iraq, dall’ingigantirsi dei loro deficit e potrebbero decidere che non vale più la pena di appoggiare e sostenere la Nato.

”La dura realtà – ha detto Gates – è che si esaurirà la pazienza del Congresso e del popolo americano nel sovvenzionare nazioni che sono restie a dedicare le risorse necessarie o ad aeffettuare i necessari cambiamenti per diventare partner capaci di provvedere alle loro esigenze difensive”.

Gli Stati Uniti finanziano tre quarti del totale delle spese militari di tutti i Paesi Nato, ed hanno assunto la guida di operazioni militari contribuendo con il grosso degli armamenti e del materiale. Ma nell’era post-sovietica cresce a Washington il risentimento dovuto al fatto che gli Stati Uniti pagano per gli apparati difensivi di ricchi Paesi europei.

Queste tensioni da una sponda all’altra dell’Atlantico sono considerevolmente aumentate durante la guerra contro il leader libico Muammar Gheddafi, tanto che gli Stati Uniti hanno rinunciato al loro ruolo di leadership, lasciando che le operazioni belliche fossero condotte principalmente da Francia e Gran Bretagna, che però finora non sono riuscite a far crollare il potere del Rais.

Oltre a quella di Gates, le bordate contro ”la grassa e inconcludente Europa abbondano”. Dice in proposito Andrew Exum, del Center for a New American Security, un’organizzazione di ricerca in campo militare, ex-combattente in Afghanistan: ”Gli europei possono permettersi generosi programmi assistenziali in parte perchè a pagare per la loro difesa sono gli Stati Uniti”. E un alto funzionario della Nato ha rincarato la dose affermando che se gli Stati Uniti non avessero ingenti quantità di munizioni, le operazioni della Nato sarebbero già terminate.

Echeggiando quanto detto da Gates sulla necessità che gli europei devono spendere di più per la difesa se vogliono avere la credibilità degli Stati Uniti, lo scorso febbraio, ancor prima della campagna libica, il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen aveva pronunciato un discorso altrettanto duro riguardo ai pericoli della diminuzione delle spese militari da parte dei Paesi europei.