Generale Usa: 60.000 soldati per combattere i ribelli afghani

Secondo il comandante in capo delle forze internazionali in Afghanistan, generale David McKiernan, gli Stati Uniti dovranno dislocare circa 60.000 soldati per almeno i prossimi tre anni per combattere una rivolta che si sta facendo sempre piu’ violenta.

Almeno altri 10 mila soldati dovranno aggiungersi ai 17 mila che secondo il presidente Barack Obama arriveranno in Afghanistan in primavera o estate, ha dichiarato il generale in una conferenza stampa al Pentagono.

McKiernam ha sottolineato che queste truppe non rappresentano ”un rinforzo temporaneo”, perché ”nei prossimi tre o quattro anni, ha detto, gli Stati Uniti dovranno impegnarsi a fondo in Afghanistan”.

Il ministro della difesa Ignazio La Russa ha giocato d’anticipo. E’ possibile, ha detto, un  un rafforzamento del contingente militare italiano in Afghanistan in occasione delle elezioni presidenziali previste in agosto.

I soldati potrebbero  in modo ”eventuale e temporaneo”, dietro autorizzazione del Parlamento. Anche il ministro degli esteri Franco Frattini ha detto che  se la Nato lo chiede ”io credo che i principali Paesi contributori come l’Italia dovrebbero rispondere”

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha intanto approvato un ”aumento significativo” di truppe americane in Afghanistan: secondo fonti del pentagono 12 mila unita’. A quanto si e’  appreso l’invio di truppe addizionali Usa dovrebbe includere per il momento una brigata dell’esercito e un numero imprecisato di marines. Ulteriori inviii di truppe, riferiscono le stesse fonti, sono previsti per i mesi a venire.

Secondo il generale, man mano che le nuove truppe giungeranno in Afghanistan il livello di violenza aumentera’ giacche’ esse penetreranno in aree ribelli dove attualmente le forze della coalizione sono virtualmente assenti.

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