Iran, i punti del discorso di Ahmadinejad

Ahmadinejad ha affermato: «Vorremmo che Obama avesse successo nelle sue riforme, nel fare il bene del popolo americano e nel rimediare alle politiche disumane di Bush – Non vogliamo che soccomba alla pressione di un banda di sionisti, ma sta perdendo l’occasione di agire in modo corretto»

Questi i principali punti del discorso pronunciato dal presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad nel 31esimo anniversario della rivoluzione.

Nucleare: La produzione del primo “pacchetto”di uranio arricchito al 20 per cento è stata completata nell’impianto di Natanz. L’Iran ha la possibilità di arricchire l’uranio anche a livelli ben superiori, arrivando oltre l’80% necessario per costruire ordigni nucleari. Ma non lo farà, perché non vuole dotarsi di bombe atomiche. Le potenze occidentali usano le questioni del nucleare e dei diritti diritti umani come “pretesti” perché «vogliono eliminare la libertà e l’indipendenza dell’Iran».

Israele: «Il regime sionista si sta avvicinando alla sua distruzione» ha detto Ahmadinejad, ribadendo un’affermazione già più volte fatta.

Usa: Il presidente Barack Obama «sta perdendo l’occasione di agire in modo corretto», cambiando le politiche del suo predecessore, George W. Bush. «Vorremmo che Obama avesse successo nelle sue riforme, nel fare il bene del popolo americano e nel rimediare alle politiche disumane di Bush – ha affermato Ahmadinejad – non vogliamo che soccomba alla pressione di un banda di sionisti, ma sta perdendo l’occasione di agire in modo corretto».

Fine del capitalismo: Il sistema capitalistico delle “potenze egemoniche”, cioè l’Occidente, «sta arrivando alla fine» e sta ormai vivendo “gli ultimi giorni”.

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