Michael Moore dalla parte di Obama: "Sarà rieletto"

WASHINGTON, – 13 GEN – Micheal Moore, cappellino di baseball in testa, in un colloquio con un cronista dell'Ansa si lascia andare a una sorta di dichiarazione di voto.

''Se voto Barack Obama? Ma certo. La destra e' solo un grande circo. Obama sara' rieletto e potra' diventare il Roosevelt del 21/o secolo.''. Ha appena finito di parlare all'Auditorium della George Washington University, davanti a 500 studenti entusiasti.

Il regista icona della sinistra Usa, spesso severissimo con l'inquilino della Casa Bianca, ammette che i primi tre anni di Obama lo hanno profondamente deluso, ma ora e' pronto a dargli una seconda possibilita': ''Ricordo ancora la notte del 4 novembre del 2008, quando piansi dall'emozione. Dopo 8 anni infernali, in cui gli States erano caduti veramente in basso, il resto del mondo poteva di nuovo credere in noi. Mai avrei pensato in vita mia di vivere quella felicita'. Poi pero', in questi anni ho continuato a piangere, ma dalla disperazione''.

Forse avevate aspettative eccessive? ''Tutti siamo rimasti molto delusi. Gia' allora sapevamo che Goldman Sachs era uno dei suoi principali finanziatori, ma non ci facevamo caso. Ci dicevamo: 'Barack e' una brava persona, conosciamo la sua famiglia, da dove viene.' E questo vale ancora. Pero' deve cambiare strada. Per farti un esempio, il suo nuovo capo dello staff, Jack Lew, nel 2006 era il capo della Citygroup, un banca d'affari che investiva sugli hedge fund. Insomma e' uno che faceva soldi sulle spalle della povera gente, scommettendo sulla crisi dei mutui''. E ora da dove deve ripartire il cambiamento? ''Guarda che il cambio e' gia' partito con Occupy Wall Street. E' quello il nostro obiettivo: le banche e la borsa. Sai perche' non si chiama 'Occupy Capitol Hill'? Perche' i politici americani sono marionette di Wall Street, servitori dei banchieri: parcheggiano le loro macchine e servono loro la cena''.

Però fra un anno si vota… ''I lobbisti hanno tanti soldi, per questo temono il voto. In tanti stati ci sono proposte per ostacolare le elezioni e la partecipazione. Ma alla fine sulla Costituzione c'e' scritto 'una testa un voto'. E quando saremo dentro i seggi, nessuno potra' guidare la nostra mano''. Quindi rivotera' per Obama? ''Certamente. Lui abita qui vicino. Vorrei mandargli un messaggio: 'Guarda che i repubblicani ti stanno facendo un grande favore. Hanno messo in piedi un grande circo. Non ho capito perche' Wall Street non ha messo nessuno in grado di batterti. Quindi vincerai le elezioni. Ma non far passare altri quattro anni per aiutare i poveri d'America. Togli di mezzo i soldi dalla politica''. Ma le elezioni costano… ''Guarda, se lui e il partito democratico vanno in tv a dire: 'ridiamo indietro tutti i soldi ricevuti dalle Corporation e in futuro non accetteremo nemmeno un cent da Wall Street, milioni di americani darebbero una mano''.

Poi, sempre rivolto idealmente a Obama, aggiunge: ''Una volta eletto, con un vero piano per il lavoro, potrai diventare il Roosevelt del 21/o secolo''. Il vero obiettivo di questo corpulento premio Oscar e' cambiare radicalmente il sistema: ''Basta con questo capitalismo rampante di oggi, in cui i soldi servono per fare altri soldi. Sinora la classe media e' stata presa in giro con il messaggio: 'In America tutti possono farcela'. Ma non e' cosi. A loro le banche hanno preso tutto, la casa, il lavoro. La crisi dei mutui e' cominciata perche' la finanza non aveva piu' nulla da togliere alla gente comune. Ma Wall Street ha bisogno delle masse di poveri come arma di minaccia. Per poter dire a chi un lavoro ce l'ha: 'Non chiedere un giorno di vacanza in piu', o un aumento di stipendio, altrimenti finisci come loro''.

Che ne pensa di Romney che attacca l'Europa? ''Queste sparate a qualcuno piaceranno, ma non tutti noi americani siamo cosi' idioti. Cosi' Romney non va lontano''. Infine, tornando alla crisi, lancia un monito: ''State attenti. Noi vogliamo un cambio non violento e pacifico, ma se non arriveranno novita' reali, la gente comincera' a non poterne piu' e a sollevarsi in massa''.

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