Medio Oriente, l’Anp contro Netanyahu: “Inciti all’odio tuo figlio”

Pubblicato il 25 Giugno 2011 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA

TEL AVIV – Spesso impegnati negli ultimi anni in schermaglie polemiche, Israele ed Anp si affrontano adesso su un terreno di lotta del tutto nuovo: quello della educazione dei figli del primo ministro Benyamin Netanyahu.

La vicenda ha avuto inizio ieri con la rivelazione da parte del quotidiano Haaretz che il figlio maggiore del premier, Yair, un sergente che presta servizio negli uffici del portavoce militare, ha una propria pagina Facebook dove esprime a ruota libera commenti di vario genere, anche di carattere politico.

Protetto da uno pseudonimo piuttosto debole (Yair Netan, secondo il giornale) il giovane si è lasciato andare ad affermazioni pesanti sui palestinesi che hanno suscitato una reazione molto irritata da parte della Wafa, la agenzia di stampa ufficiale dell’Anp che ora accusa il premier di aver educato il figlio ”non alla pace ma all’odio”.

”Netanyahu non manca occasione per attaccare i palestinesi per le dichiarazioni di questo o quel giovane, in un campo profughi in Cisgiordania o in Libano, e sostiene che i palestinesi educano i loro giovani all’odio” esclama il polemista Fayez Abbas.

E allora – si chiede – dove è la ‘educazione alla pace’ di casa Netanyahu ? Secondo Haaretz (ma nel frattempo i testi sono stati rimossi) Yair Netanyahu si sarebbe fra l’altro espresso a favore del boicottaggio in Israele di aziende arabe da parte della popolazione ebraica; avrebbe escluso che i palestinesi abbiano diritto ad alcuno Stato indipendente; avrebbe infine sostenuto l’esistenza di un legame fra il terrorismo suicida moderno e l’Islam.

”Non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani” avrebbe scritto Netanyahu Jr., secondo Haaretz. ”Netanyahu Jr. segue le orme del padre e del nonno (lo storico Ben-Zion Netanyahu, considerato un ideologo della destra sionista, ndr)” scrive Abbas sulla Wafa.

”Netanyahu non fa che chiedere la revisione dei testi di studio palestinesi, ma a quanto pare non educa il proprio figlio alla pace, bensì all’odio”.

Ieri un avvocato della famiglia Netanyahu aveva attaccato Haaretz sostenendo che il giornale aveva ”cinicamente estrapolato” alcune frasi scritte da Yair Netanyahu, falsandone il senso, nell’intento implicito di sferrare un attacco al premier. Da parte sua il portavoce militare aveva ricordato al sergente Netanyahu che ai militari di leva è vietato discutere di politica sul web.