Nazisti, ritorno al passato. Eichmann poteva essere catturato molto prima, ma nessuno si mosse

Pubblicato il 13 Gennaio 2011 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA

Adolf Eichmann

Dopo 15 anni di fuga, la giustizia mise finalmente le mani su Adolf Eichmann l’11 maggio del 1960. Il criminale nazista, responsabile della deportazione di milioni di ebrei nei campi di sterminio nella Polonia occupata dalla Germania, fu rapito l’11 maggio del 1960 da agenti del Mossad (i servizi segreti israeliani) vicino a casa sua a Buenos Aires, portato in Israele, processato per crimini contro l’umanità e impiccato nel 1962.

Ma la cattura di Eichmann avrebbe potuto avvenire molto prima. Infatti, secondo quanto riferisce il sito aolnews.com, il giornale tedesco Bild ha pubblicato un documento dei servizi segreti tedeschi dal quale emerge che essi sapevano già nel 1952 che Eichmann era rifugiato in Argentina, conoscevano il suo pseudonimo, Ricardo Klement, e il suo indirizzo. ma non fecero nulla per catturarlo.

Il giornalista argentino Uki Goni, autore del libro The Real Odessa (La Vera Odessa) che documenta la fuga dei criminali nazisti in America Latina nel dopoguerra, ha dichiarato ad aolnews.com di non essere sopreso che i servizi tedeschi avessero scoperto il nasconiglio di Eichmann già nel 1952. ‘

”La stortia secondo cui i nazisti arrivarono in Argentina e sparirono nelle giungle non è vera. Il fatto è  che a Buenos Aires esisteva una numerosa comunità tedesca, con i propri giornali e ristoranti, e quando arrivarono i nuovi venuti dopo la guerra, tutti sapevano chi erano e vennero assorbiti”.

Goni aggiunge che i servizi tedeschi, a quel tempo conosciuti come l’Organizzazione Gehlen, non avevano nulla da guadagnare nella cattura di Eichmann. ”I servizi erano gestiti dall’ex-ufficiale nazista Reinhar Gehlen, ed erano pieni di ex-ufficiali delle SS e nazisti di varia estrazione. Così nessuno aveva interesse di trovare i nazisti e processarli. Al contrario, è più probabile che li abbiano aiutati a sfuggire alla giustizia”.

Anche molti alti funzionari governativi della Germania Occidentale erano contrari alla cattura di Eichmann ed al suo processo in patria. Ministeri e corporazioni private pullulavano di nazisti, alcuni dei quali erano stati coinvolti nell’Olocausto e temevano che eventuali testimonianze di Eichmann li avrebbero esposti e rovinati.

Dal canto suo, David Cesarani, docente di storia all’Università di Londra e autore del libro Eichmann: His Life and Crimes (Eichmann: La Sua Vita e i suoi Crimini), dubita che qualsiasi altro servizio segreto occidentale si sarebbe comportato diversamente dall’Organizzazione Gehlen.

”La Cia, i servizi britannici e quelli tedeschi sapevano che c’erano ex-nazisti dappertutto”, ha dichiarato, ”ma nessuno li ha incaricati di trovarli, catturarli e processarli”.

Gli stessi israeliani, riferisce aol.com., non erano sicuri di cosa fare con i fuggiaschi. Cesarani afferma che il Mossad fu informato della presenza di Eichmann in Argentina nel 1957 da Fritz Bauer, ebreo e procuratore generale dello stato tedesco di Hesse. ”La prima risposta del Mossad fu: ‘E allora’?  Non potevano muoversi perchè nessuno gli aveva assegnato il compito di dare la caccia ai nazisti e portarli in tribunale”.

Il Mossad spese altri tre anni per valutare cosa fare di Eichmann. Dice Cesarani: ”Gli israeliani non erano proprio impazienti di muoversi, e io non sono sicuro del perchè avremmo dovuto aspettarci che i tedeschi assumessero un attegiamento diverso”.