L’AVANA, CUBA – Obama-Castro: storica stretta di mano al Palazzo della Rivoluzione de L’Avana (FOTO E DIRETTA) fra il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il presidente cubano Raul Castro, fratello minore del “leader maximo” Fidel Castro. Storica stretta di mano tra il presidente cubano Raul Castro ed il presidente americano Barack Obama oggi al Palazzo della rivoluzione a L’Avana. La banda dell’esercito cubano ha eseguito i due inni nazionali. Per la prima volta l’inno americano è risuonato nel Palazzo della Rivoluzione. Obama è il primo presidente statunitense a rendere visita ufficiale a Cuba dopo Calvin Coolidge, che venne a L’Avana 88 anni fa.
Prima di andare al Palazzo della Rivoluzione Obama ha reso omaggio in piazza della Rivoluzione a José Martì, eroe dell’indipendenza cubana, deponendo una corona di fiori. Il cerimoniale prevede un faccia a faccia di un’ora e mezzo e poi bilaterale allargato di quasi un’ora tra Obama e Castro.
“È il momento giusto per venire a Cuba e per mettere in moto un processo di cambiamento, consapevoli che questo cambiamento non può avvenire dal giorno alla notte”, ha detto Obama in un’intervista a Abc. “Ci sono ancora significative differenze sui diritti umani e le libertà civili ma questa visita deve sfruttare al meglio la nostra capacità di spingere verso il cambiamento”.
La maggior parte degli americani vuole la fine dell’embargo verso Cuba. E’ quanto emerge da un sondaggio New York Times/Cbs pubblicato a poche ore dallo storico incontro tra Barack Obama e Raul Castro a L’Avana. Sei americani su dieci sostengono la normalizzazione delle relazioni tra Usa e Cuba e il 40% è convinto che la fine delle sanzioni economiche porterà ad una maggiore democrazia nell’isola. Il 52% degli intervistati approva quindi il modo in cui Obama sta gestendo le relazioni con L’Avana.
Obama ha anche annunciato un accordo tra Google e le autorità de L’Avana per sviluppare la rete wi-fi e la banda larga sull’isola di Cuba. Sono delle scatolette bianche disseminate qua e là in diversi punti a L’Avana e i cubani ci si ammassano intorno come api sul miele. L’oggetto del desiderio a Cuba si chiama router, il dispositivo magico che mette in contatto con il mondo l’isola caraibica.
In città ci sono circa otto punti “hot-spot” e sono diventati come una seconda piazza per la gente, che attende ora la rivoluzione di internet. Il servizio per ora è offerto dall’unica compagna di telecomunicazioni controllata dal governo a Cuba, la Etecsa, che avendo il monopolio e in mancanza di infrastrutture fa pagare a caro prezzo un’ora di connessione wi-fi. Il prezzo per una scheda costa, infatti, due dollari l’ora, che a Cuba equivale quasi ad uno stipendio di due giorni di lavoro.
Le cosiddette ore di punta a L’Avana non passano inosservate e sono una delle curiosità per i turisti perché si vedono decine di cubani con smartphone, tablet o computer che videochiamano amici e familiari che si trovano all’estero. E’ la loro finestra sul mondo. A parte il wi-fi pubblico, inoltre, la connessione privata è proibita e solo alcune categorie di privilegiati possono avere accesso al servizio. Il costo è di circa 120 dollari, una cifra che la maggior parte dei cubani guadagna in un anno. A Cuba solo il 5% della popolazione – come riferisce Fortune – ha accesso a internet.