NEW YORK – Detto, fatto: Barack Obama ha chiesto formalmente al Congresso di autorizzare raid militari in Siria. Lo ha annunciato la Casa Bianca.
Una proposta di risoluzione prevede il sì all’uso della forza in Siria per evitare altri attacchi chimici.
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Il Senato voterà la risoluzione sull’uso della forza in Siria non più tardi della settimana del 9-15 settembre. Lo ha detto il capo della maggioranza Harry Reid secondo cui la prossima settimana il Senato farà pubbliche audizioni e avrà briefing top secret con i vertici dell’amministrazione. “Credo che l’uso della forza sia giustificato e necessario”, ha setto Reid, secondo il quale il regime siriano ha commesso “atrocità” contro civili con un attacco a base di armi chimiche.
Intanto l’intera forza navale dispiegata dagli Stati Uniti in vista di una possibile azione militare contro il regime siriano continuerà ad incrociare nel Mediterraneo orientale. I cinque cacciatorpedinieri, ognuno dei quali è armato con decine di missili Tomahawk, e una unità anfibia da trasporto inviate in zona – oltre ad un imprecisato numero di sottomarini, di cui la Difesa non da mai indicazioni sugli spostamenti – continueranno per il momento a navigare in quelle acque, nonostante il ritardo, ha detto una fonte della Difesa citata in forma anonima da Politico.
Alcune delle unità inviate sono in mare da diversi mesi, ma i comandanti non sembrano avere problemi, e come ha detto il presidente Obama, il capo di stato maggiore interforze Martin Dempsey ha ribadito che le forze Usa sono pronte ad eseguire gli ordini del Comandante in capo in qualunque momento decidesse di impartirli, ”domani, tra una settimana, tra un mese”.
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