Tasse ai ricchi, Obama: “Accordo entro fine anno o nuova recessione”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 14 Novembre 2012 - 20:54 OLTRE 6 MESI FA
Obama rilancia l’appello alla Camera repubblicana: “Accordo su Fiscal Cliff entro fine anno o sarà nuova recessione” (Lapresse)

WASHINGTON – Barack Obama, nella sua prima conferenza stampa, fresco di rielezione, rilancia il suo appello alla Camera repubblicana e chiede un accordo entro fine anno sul Fiscal Cliff altrimenti, avverte, “sarà nuova recessione”.  Obama insiste sul progetto di blocco degli sgravi fiscali per i redditi oltre i 250mila dollari annui e si dice fiducioso che  il fiscal cliff, quel dirupo fiscale che farà scattare la stretta della spesa e l’aumento delle tasse  fra la fine dell’anno e l’inizio del 2013, possa essere risolto. A patto che la maggioranza repubblicana alla Camera si dimostri disponibile all’accordo sul pacchetto di misure che andrà al voto del Congresso.

“Abbiamo una scadenza molto precisa entro la fine dell’anno –  ha detto Obama – entro la quale abbiamo due opzioni aperte: il Congresso non fa nulla, e in quel caso tutti gli americani vedranno aumentare il carico fiscale. E questo la middle class e l’economia americana non possono permetterselo. Oppure si legifera per impedire che questo accada“.

L’opzione aperta  a cui Obama fa riferimento, come già anticipato nel suo primo discorso post-elettorale, riguarda un piano di tassazione per il “top 2%” dei redditi del Paese, ovvero quelli a partire dai 250mila dollari l’anno in su, in modo che non venga colpito il “98% degli americani e le piccole imprese”. “Quando abbiamo esteso gli sgravi dell’era Bush per i ricchi – spiega Obama – c’era un’altra situazione economica. Ora non possiamo permetterci di estenderli”.

E ribadisce le sue priorità che sono “creazione di lavoro e crescita economica”. Poi “ricerca tecnologica, istruzione, energia pulita”. “Ridurre il deficit in modo bilanciato ed equo” è il concetto chiave del secondo mandato di Barack Obama alla Casa Bianca. Il presidente Usa ancora una volta ha ribadito che “la classe media non può essere tenuta in ostaggio” dai politici al Congresso, chiamati a prendere una decisione sul dirupo fiscale.

Poi, nel corso della conferenza stampa, inevitabilmente sono emerse domande sullo scandalo Petraeus. Obama ha glissato sull’argomento dicendo che: “Finora non i sono prove di diffusione dei dati segreti”.

Infine, si è detto fiducioso sulla riforma dell’immigrazione: “Sono molto fiducioso che il Congresso possa approvare la riforma dell’immigrazione. Dai colloqui che ho avuto penso che il processo legislativo possa iniziare molto presto, già dopo la cerimonia d’inaugurazione”.